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Introduzione

Combattimento aereo

Combattimento navale

Combattimento terrestre

Arciere

Arciere barbaro a cavallo

Arciere Maryannu su carro

Arciere Pìtati

Arciere Saka a cavallo

Arma anticarro moderna

Artiglieria

Artiglieria lanciarazzi

Balestriere

Berserker

Bombarda

Cannone da campo

Carro armato

Carro pesante

Carro sumero

Catapulta

Cavaliere

Cavaliere errante

Cavalleria

Cavalleria Oromo

Conquistador

Cosacco

Digger

Domrey

Elicottero

Etèro

Fanteria

Fanteria di linea

Fanteria meccanizzata

Fromboliere

Garde Impériale

Gesate

Giubba Rossa

Guerriero

Guerriero a cavallo

Guerriero aquila

Guerriero barbaro a cavallo

Hul'che

Immortale

Ipaspista

Lanciere

Legione

Llanero

Mamelucco

Mitragliatrice

Monaco guerriero

Ngao Mbeba

Nihang

Oplita

Picchiere

Ranger

Rough Rider

Sabum Kibittum

Samurai

Scout

Soldato con moschetto

Spadaccino

Squadra anticarro

Tagma

Tigre accucciata

Trabocco

Unità corazzata

Uomo d'arme

Ussaro alato

Varu

Voi Chiến

Zombi

Supporto

Unità civili

Eroi

Cavalleria Oromo
Descrizione
Unità di cavalleria leggera di epoca medievale, esclusiva dell'Etiopia. Ha un raggio di visione più ampio e non riceve alcuna penalità al movimento quando si muove in collina.
Contesto storico
La parola "Oromo" si riferisce al gruppo etnico dominante in Etiopia, che riunisce quasi un terzo della popolazione totale. In certi periodi storici gli Oromo avevano un regno proprio, compreso di linguaggio e religione, mentre nell'Etiopia odierna la popolazione si divide equamente fra cristiani e musulmani. Durante la guerra d'Abissinia (la prima fra Italia ed Etiopia), in cui l'Italia cercò di ridurre l'Etiopia a una colonia, l'imperatore Menelik usò la cavalleria Oromo con effetti devastanti, specialmente nella decisiva battaglia di Adua.

Gli Oromo non costituivano una vera cavalleria, quanto piuttosto fanteria a cavallo: la differenza è fondamentale, perché significa che non sparavano stando in sella, ma galoppavano verso gli italiani, smontavano e facevano fuoco. I loro copricapi di criniera di leone e la fama della loro ferocia ne fecero una delle unità militari più temute dell'epoca. Durante l'invasione italiana, negli accampamenti si sparse la voce che i cavalieri Oromo (che gli italiani chiamavano "Galla", una parola che gli Oromo stessi considerano offensiva) avrebbero castrato i corpi dei nemici che impugnavano un'arma. Questa diceria spinse molti italiani a gettare lontano i fucili nel momento in cui gli Oromo arrivavano alla carica. Secondo alcuni resoconti, alcuni soldati preferirono rivolgere le armi contro se stessi piuttosto che affrontarli. Una cronaca riporta la figura dell'unico sopravvissuto a un attacco Oromo che, fuori di sé, riusciva solo a ripetere le parole: "Cavalleria Galla. Cavalleria Galla. Orrore. Orrore".
PortraitSquare
icon_civilization_unknown

Tratti caratteristici

Esclusiva di
icon_civilization_unknown
Etiopia
Si aggiorna in
icon_unit_cavalry
Cavalleria
icon_unit_russian_cossack
Cosacco
icon_civilization_unknown
Llanero
Classe di promozione: Cavalleria leggera
icon_moves
5
Punti movimento
icon_strength
48
Forza in mischia

Requisiti

Tecnologia
icon_tech_castles
Castelli
Costo di produzione
Costo base: 200 Produzione
Costo d'acquisto
Costo base: 800 Oro
Costo di mantenimento
Costo base: 3 Oro
PortraitSquare
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Descrizione
Unità di cavalleria leggera di epoca medievale, esclusiva dell'Etiopia. Ha un raggio di visione più ampio e non riceve alcuna penalità al movimento quando si muove in collina.
Contesto storico
La parola "Oromo" si riferisce al gruppo etnico dominante in Etiopia, che riunisce quasi un terzo della popolazione totale. In certi periodi storici gli Oromo avevano un regno proprio, compreso di linguaggio e religione, mentre nell'Etiopia odierna la popolazione si divide equamente fra cristiani e musulmani. Durante la guerra d'Abissinia (la prima fra Italia ed Etiopia), in cui l'Italia cercò di ridurre l'Etiopia a una colonia, l'imperatore Menelik usò la cavalleria Oromo con effetti devastanti, specialmente nella decisiva battaglia di Adua.

Gli Oromo non costituivano una vera cavalleria, quanto piuttosto fanteria a cavallo: la differenza è fondamentale, perché significa che non sparavano stando in sella, ma galoppavano verso gli italiani, smontavano e facevano fuoco. I loro copricapi di criniera di leone e la fama della loro ferocia ne fecero una delle unità militari più temute dell'epoca. Durante l'invasione italiana, negli accampamenti si sparse la voce che i cavalieri Oromo (che gli italiani chiamavano "Galla", una parola che gli Oromo stessi considerano offensiva) avrebbero castrato i corpi dei nemici che impugnavano un'arma. Questa diceria spinse molti italiani a gettare lontano i fucili nel momento in cui gli Oromo arrivavano alla carica. Secondo alcuni resoconti, alcuni soldati preferirono rivolgere le armi contro se stessi piuttosto che affrontarli. Una cronaca riporta la figura dell'unico sopravvissuto a un attacco Oromo che, fuori di sé, riusciva solo a ripetere le parole: "Cavalleria Galla. Cavalleria Galla. Orrore. Orrore".

Tratti caratteristici

Esclusiva di
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Etiopia
Si aggiorna in
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Cavalleria
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Cosacco
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Llanero
Classe di promozione: Cavalleria leggera
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5
Punti movimento
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48
Forza in mischia

Requisiti

Tecnologia
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Castelli
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Costo base: 200 Produzione
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