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Norvegia
Abilità esclusiva

Knarr

Con la scoperta della Costruzione navale le unità acquisiscono la capacità di entrare nelle caselle oceaniche. Le unità navali da mischia possono curare i danni subiti in territorio neutrale. Le unità ignorano i costi aggiuntivi di movimento per l'imbarco e lo sbarco.

Contesto storico
I vichinghi norvegesi avevano una forte tendenza a lasciare la Norvegia. Nell'800 d.C. avevano colonizzato le isole Shetland, Orkney, Faroe, Ebridi e altri posti che nessun altro aveva voluto assoggettare. Intorno all'820 colonizzarono la costa occidentale dell'Irlanda, fondando alcune delle più importanti città dell'isola (inclusa Dublino). Nell'870 circa scoprirono l'Islanda e subito se la spartirono fra 400 capiclan. Un centinaio di anni dopo arrivarono in Groenlandia, e Leif Erikson sbarcò in Nordamerica intorno all'anno 1000 (ma non vi rimase a lungo). In tutto questo periodo la Norvegia non era una nazione unificata, ma era piuttosto costituita da molti piccoli regni che si disputavano la posizione di comando.

Harald Bellachioma iniziò il processo di unificazione della Norvegia sbaragliando tutti i capiclan rivali nella Battaglia di Hafrsfjord nell'872 circa (gli storici non sono sicuri della data... i documenti vichinghi sono quello che sono). Ma l'onore di sedere sul trono di una Norvegia unita toccò effettivamente a Olaf Haraldsson, che prese il potere nel 1015 (anche se per secoli i vari signori cercarono di sfuggire alla sua autorità). Olaf "il santo" era determinato a creare una nazione cristiana sbarazzandosi di Odino, Thor e il Valhalla. Così forzò la mano, premendo sui governi locali per varare leggi che obbligassero alla cristianità, per costruire chiese e abbattere i luoghi santi pagani, e perché Trondheim fosse dichiarata centro cristiano della Norvegia. Tutto questo lo portò a essere ucciso nella battaglia di Stiklestad; ciononostante, la cristianità era ormai penetrata profondamente nella società norvegese.

Sebbene Harald Hardrada fosse morto nel 1066 a Stamford Bridge mentre tentava di battere gli inglesi, la sua famiglia governò la Norvegia fino a Sigurd Magnusson, noto come "il Crociato", che morì nel 1130. La sua morte diede inizio a un secolo di guerre civili, finché nel 1217 Haakon IV risolse il problema stabilendo la dinastia degli Sverre. Sotto Haakon e i suoi discendenti il paese visse un'età dell'oro politica e culturale. La Norvegia annesse sia l'Islanda sia la Groenlandia. Nel 1266 Magnus VI, il "riparatore di leggi", rendendosi conto che non avrebbe potuto difendere le colonie nelle Ebridi dai feroci Scozzesi, le vendette alla corona scozzese insieme all'Isola di Man (le Shetland e le Orkney sarebbero seguite nel 1468).

La Scandinavia passò un periodo di pace e prosperità, che i norvegesi sfruttarono al massimo. I mercanti vichinghi viaggiarono a sud fino al Medio Oriente, a est nella selvaggia Russia, e specialmente a ovest fino alle isole britanniche, per scambiare le loro materie prime: pellicce, legname d'abete, pesci e minerali. L'agricoltura fioriva lungo le coste. Nel frattempo le arti arrivarono a livelli mai raggiunti in precedenza. Lavorando con il legno e il metallo, gli artigiani norvegesi crearono opere d'arte in una mezza dozzina di stili diversi, dalla nave di Oseberg alla chiesa di Urnes. Gli abili costruttori di navi fabbricarono vascelli in grado di attraversare gli oceani. I fabbri forgiavano le armi e le corazze migliori di tutta Europa... il che capitava a fagiolo, perché sebbene tra i regni vichinghi ci fosse la pace, i norvegesi erano sempre impegnati ad attaccare qualche vicino. Ma alla fine il divertimento dovette finire.

Nel 1349 o giù di lì la Peste nera raggiunse la Scandinavia, uccidendo il 50% della popolazione in pochi anni. Le perdite ovviamente causarono una diminuzione delle entrate fiscali, tanto che l'autorità centrale della corona vacillò. Nello stesso periodo la chiesa cattolica aumentò i suoi tributi, accrescendo il proprio potere, al punto che l'arcivescovo di Trondheim pretese e ottenne un posto nel Consiglio di Stato. Verso la fine del XIV secolo la Lega anseatica rilevò una dopo l'altra le rotte commerciali norvegesi; nel 1343 aveva già stabilito un kontor ("centro di commercio estero") a Bergen; nel 1400 aveva creato un quartier generale nella città e ottenuto diritti esclusivi per il commercio con le flotte da pesca (Bergen rimarrà sotto l'influenza anseatica fino a metà Seicento).

Tutto questo portò all'idea di unificare i vecchi regni vichinghi per fronteggiare le nuove minacce. Alla morte del nonno nel maggio 1376 e a soli 5 anni di età, Olaf II aveva ereditato il trono di Danimarca. Quando poi suo padre morì, gli succedette come re di Norvegia. Per i successivi quattro secoli la Norvegia sarebbe stata governata da Copenhagen come parte di un duplice regno. A questo si aggiunse presto il trono svedese quando la regina reggente di Danimarca, Margherita I, formò l'Unione di Kalmar (che includeva i tre regni, le colonie norvegesi all'estero e, tramite la corona svedese, anche la Finlandia). Creata per affrontare la crescente influenza della Lega anseatica e dei principi tedeschi nel Baltico, l'Unione sopravvisse fino al 1523, quando il "bagno di sangue di Stoccolma" diede inizio alla rivoluzione svedese che portò all'incoronazione di Gustavo Vasa re della Svezia libera.

L'Unione di Kalmar servì la Norvegia abbastanza bene, se escludiamo lo scompiglio causato dalla Riforma. Federico I, re di Danimarca-Norvegia, sostenne l'eresia di Lutero. Ma in Norvegia la gente non lo fece. Questo fu un problema grave, perché nel 1529 il re cercò di imporre il protestantesimo ai norvegesi. Prevedibilmente, la resistenza fu guidata dall'arcivescovo di Trondheim, che invitò l'anziano re cattolico Cristiano II a ritornare dall'esilio; ma Cristiano venne catturato e imprigionato per il resto della sua vita. Durante la guerra civile che seguì alla morte di Federico, i cattolici norvegesi tentarono ancora, con risultati ancora peggiori. Il vincitore danese Carlo III esiliò l'arcivescovo, nel 1536 degradò la Norvegia da co-regno a semplice provincia danese e l'anno seguente impose il luteranesimo in Norvegia.

A questo punto le cose si calmarono per un po', mentre i norvegesi si adattavano al nuovo ordine delle cose. Quelle teste calde dei danesi li trascinarono in diversi conflitti come la guerra di Kalmar (1611-1613), la guerra dei Trent'anni (1618-1648) e la Seconda guerra del nord (1657-1660), che portò a qualche modifica dei confini. Ma in generale le cose andavano bene: dal 1500 al 1800 la popolazione crebbe di circa 750.000 abitanti. Il sistema amministrativo danese venne riformato con la suddivisione del territorio norvegese in province. La corruzione del governo diminuì grazie all'opera di una serie di re capaci, nonostante ci fossero 1600 ufficiali del governo sparsi in tutta la Norvegia. Sfortunatamente per i danesi, il paese fu presto coinvolto nella conflagrazione napoleonica... dalla parte degli sconfitti.

Quando tutto finì la Norvegia faceva parte della Svezia, malgrado il fatto che nel maggio 1814 un'assemblea nazionale si fosse riunita e avesse redatto una costituzione per la monarchia parlamentare. Nel luglio dello stesso anno la Svezia invase il paese e in agosto, con la Convenzione di Moss, accettò di approvare la costituzione a condizione che la Norvegia si arrendesse. In questo modo cominciò l'unione costituzionale tra Svezia e Norvegia: il re svedese Karl Johan fu il primo a portare le due corone. Il nazionalismo e il liberalismo norvegese attecchirono grazie al fatto che gli Svedesi concessero loro molta libertà. La Banca di Norvegia fu istituita nel 1816, e con essa una moneta (lo speciedaler). La vecchia aristocrazia norvegese fu abolita dal Parlamento nel 1821. Nel 1832 gli agricoltori si resero conto di essere più numerosi di qualsiasi altro gruppo sociale, e nelle elezioni di quell'anno ottennero il maggior numero di seggi nella Dieta. Di conseguenza la tassa rurale fu ridotta e le licenze d'importazione aumentate, mentre una legge stabilì che fossero eletti consigli municipali per gestire le questioni locali.

I moti per l'indipendenza cominciarono a diffondersi in tutta la Norvegia quando la Svezia abolì l'accordo per il libero commercio tra i due paesi, tracciò un confine per separarli e poi si rifiutò di nominare un ministro degli esteri norvegese. Quando nel giugno 1905 il re rifiutò nuovamente di concedere alla Norvegia un suo ministro degli esteri (nonostante il Parlamento avesse votato per quella carica), il Parlamento stesso votò per sciogliere l'unione. Nel successivo referendum, solo 184 norvegesi votarono per mantenerla. Il nuovo governo norvegese offrì la corona costituzionale a un principe danese; questi accettò e diventò Haakon VII (il suo vero nome era Karl). Dopo mezzo millennio, la Norvegia era di nuovo una nazione indipendente.

Nel corso del decennio successivo si dimostrò una delle nazioni più progressiste. Nel 1913 la Norvegia diventò la seconda nazione al mondo ad accogliere il suffragio universale. Il Parlamento varò leggi che stabilivano un'indennità per malattia, ispezioni nelle fabbriche, leggi sulla sicurezza dei lavoratori e una giornata lavorativa di dieci ore (rovinando così gli affari ai baroni capitalisti). Furono realizzate ferrovie lungo tutta la costa; la linea Oslo-Bergen venne completata nel 1909. Gli impianti industriali, specialmente le centrali idroelettriche, sorgevano uno dopo l'altro. Gli esploratori norvegesi come Amundsen (il primo a raggiungere il Polo Sud), Sverdrup e Nansen diventarono famosi in tutto il mondo. Per la Norvegia si trattò davvero di una seconda età dell'oro.

Come i suoi vicini scandinavi, la Norvegia cercò di restare fuori dalle crisi e dalle guerre europee. Ci riuscì per tutta la Prima guerra mondiale, ma non per la seconda. Il paese si trovò intrappolato tra gli inglesi, che con le loro navi potevano interrompere le rotte costiere e non avevano scrupoli a violare le acque nazionali, e i tedeschi, che avevano un bisogno disperato del ferro norvegese per i loro stabilimenti industriali. Nell'aprile del 1940 i nazisti invasero la Norvegia e la conquistarono rapidamente per assicurarsi una rotta terrestre per le spedizioni dei minerali metallici. Il governo norvegese andò in esilio e il famigerato Vidkun Quisling (il cui nome è diventato sinonimo di "traditore") diede inizio a un governo collaborazionista. Con l'eccezione di qualche raid e azione partigiana, comunque, la Norvegia restò ai margini della guerra, sebbene l'80% circa della sua flotta mercantile pre-bellica (la quarta più grande del mondo, all'epoca) fosse fuggita per andare a servire gli alleati.

Con la fine della guerra la Norvegia tornò alla sua tradizione di neutralità, focalizzando la sua politica estera sulle Nazioni Unite (il cui primo segretario generale, Trygve Lie, fu proprio un norvegese). Ma con l'avvio della guerra fredda nessuno poté restare neutrale: nel 1949 la Norvegia fu uno dei membri fondatori della NATO (ma non permise mai di dislocare truppe straniere o armi nucleari sul proprio suolo). Nel 1969 venne scoperto il petrolio nel Mare del Nord con il giacimento Ekofisk, e miliardi di dollari si riversarono nell'economia della nazione, rendendo il suo standard di vita (data anche la popolazione limitata) uno dei più alti del mondo. Complessivamente, dopo la guerra i norvegesi si sono dedicati alla bella vita, divertendosi con gli sport invernali, ospitando un paio di Olimpiadi e subendo un'invasione di turisti.
PortraitSquare
icon_civilization_norway

Tratti caratteristici

Leader
icon_leader_hardrada
Harald Hardrada (Konge)
icon_leader_default
Harald Hardrada (Variago)
Unità speciali
icon_unit_norwegian_berserker
Berserker
Infrastruttura speciale
icon_building_stave_church
Chiesa di legno

Geografia & Dati sociali

Posizione
Europa
Dimensioni
Circa 385.200 kmq
Popolazione
5,1 milioni secondo la stima più recente
Capitale
Varie (Trondheim, Bergen e attualmente Oslo)
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Tratti caratteristici

Leader
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Harald Hardrada (Konge)
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Harald Hardrada (Variago)
Unità speciali
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Berserker
Infrastruttura speciale
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Chiesa di legno

Geografia & Dati sociali

Posizione
Europa
Dimensioni
Circa 385.200 kmq
Popolazione
5,1 milioni secondo la stima più recente
Capitale
Varie (Trondheim, Bergen e attualmente Oslo)
Abilità esclusiva

Knarr

Con la scoperta della Costruzione navale le unità acquisiscono la capacità di entrare nelle caselle oceaniche. Le unità navali da mischia possono curare i danni subiti in territorio neutrale. Le unità ignorano i costi aggiuntivi di movimento per l'imbarco e lo sbarco.

Contesto storico
I vichinghi norvegesi avevano una forte tendenza a lasciare la Norvegia. Nell'800 d.C. avevano colonizzato le isole Shetland, Orkney, Faroe, Ebridi e altri posti che nessun altro aveva voluto assoggettare. Intorno all'820 colonizzarono la costa occidentale dell'Irlanda, fondando alcune delle più importanti città dell'isola (inclusa Dublino). Nell'870 circa scoprirono l'Islanda e subito se la spartirono fra 400 capiclan. Un centinaio di anni dopo arrivarono in Groenlandia, e Leif Erikson sbarcò in Nordamerica intorno all'anno 1000 (ma non vi rimase a lungo). In tutto questo periodo la Norvegia non era una nazione unificata, ma era piuttosto costituita da molti piccoli regni che si disputavano la posizione di comando.

Harald Bellachioma iniziò il processo di unificazione della Norvegia sbaragliando tutti i capiclan rivali nella Battaglia di Hafrsfjord nell'872 circa (gli storici non sono sicuri della data... i documenti vichinghi sono quello che sono). Ma l'onore di sedere sul trono di una Norvegia unita toccò effettivamente a Olaf Haraldsson, che prese il potere nel 1015 (anche se per secoli i vari signori cercarono di sfuggire alla sua autorità). Olaf "il santo" era determinato a creare una nazione cristiana sbarazzandosi di Odino, Thor e il Valhalla. Così forzò la mano, premendo sui governi locali per varare leggi che obbligassero alla cristianità, per costruire chiese e abbattere i luoghi santi pagani, e perché Trondheim fosse dichiarata centro cristiano della Norvegia. Tutto questo lo portò a essere ucciso nella battaglia di Stiklestad; ciononostante, la cristianità era ormai penetrata profondamente nella società norvegese.

Sebbene Harald Hardrada fosse morto nel 1066 a Stamford Bridge mentre tentava di battere gli inglesi, la sua famiglia governò la Norvegia fino a Sigurd Magnusson, noto come "il Crociato", che morì nel 1130. La sua morte diede inizio a un secolo di guerre civili, finché nel 1217 Haakon IV risolse il problema stabilendo la dinastia degli Sverre. Sotto Haakon e i suoi discendenti il paese visse un'età dell'oro politica e culturale. La Norvegia annesse sia l'Islanda sia la Groenlandia. Nel 1266 Magnus VI, il "riparatore di leggi", rendendosi conto che non avrebbe potuto difendere le colonie nelle Ebridi dai feroci Scozzesi, le vendette alla corona scozzese insieme all'Isola di Man (le Shetland e le Orkney sarebbero seguite nel 1468).

La Scandinavia passò un periodo di pace e prosperità, che i norvegesi sfruttarono al massimo. I mercanti vichinghi viaggiarono a sud fino al Medio Oriente, a est nella selvaggia Russia, e specialmente a ovest fino alle isole britanniche, per scambiare le loro materie prime: pellicce, legname d'abete, pesci e minerali. L'agricoltura fioriva lungo le coste. Nel frattempo le arti arrivarono a livelli mai raggiunti in precedenza. Lavorando con il legno e il metallo, gli artigiani norvegesi crearono opere d'arte in una mezza dozzina di stili diversi, dalla nave di Oseberg alla chiesa di Urnes. Gli abili costruttori di navi fabbricarono vascelli in grado di attraversare gli oceani. I fabbri forgiavano le armi e le corazze migliori di tutta Europa... il che capitava a fagiolo, perché sebbene tra i regni vichinghi ci fosse la pace, i norvegesi erano sempre impegnati ad attaccare qualche vicino. Ma alla fine il divertimento dovette finire.

Nel 1349 o giù di lì la Peste nera raggiunse la Scandinavia, uccidendo il 50% della popolazione in pochi anni. Le perdite ovviamente causarono una diminuzione delle entrate fiscali, tanto che l'autorità centrale della corona vacillò. Nello stesso periodo la chiesa cattolica aumentò i suoi tributi, accrescendo il proprio potere, al punto che l'arcivescovo di Trondheim pretese e ottenne un posto nel Consiglio di Stato. Verso la fine del XIV secolo la Lega anseatica rilevò una dopo l'altra le rotte commerciali norvegesi; nel 1343 aveva già stabilito un kontor ("centro di commercio estero") a Bergen; nel 1400 aveva creato un quartier generale nella città e ottenuto diritti esclusivi per il commercio con le flotte da pesca (Bergen rimarrà sotto l'influenza anseatica fino a metà Seicento).

Tutto questo portò all'idea di unificare i vecchi regni vichinghi per fronteggiare le nuove minacce. Alla morte del nonno nel maggio 1376 e a soli 5 anni di età, Olaf II aveva ereditato il trono di Danimarca. Quando poi suo padre morì, gli succedette come re di Norvegia. Per i successivi quattro secoli la Norvegia sarebbe stata governata da Copenhagen come parte di un duplice regno. A questo si aggiunse presto il trono svedese quando la regina reggente di Danimarca, Margherita I, formò l'Unione di Kalmar (che includeva i tre regni, le colonie norvegesi all'estero e, tramite la corona svedese, anche la Finlandia). Creata per affrontare la crescente influenza della Lega anseatica e dei principi tedeschi nel Baltico, l'Unione sopravvisse fino al 1523, quando il "bagno di sangue di Stoccolma" diede inizio alla rivoluzione svedese che portò all'incoronazione di Gustavo Vasa re della Svezia libera.

L'Unione di Kalmar servì la Norvegia abbastanza bene, se escludiamo lo scompiglio causato dalla Riforma. Federico I, re di Danimarca-Norvegia, sostenne l'eresia di Lutero. Ma in Norvegia la gente non lo fece. Questo fu un problema grave, perché nel 1529 il re cercò di imporre il protestantesimo ai norvegesi. Prevedibilmente, la resistenza fu guidata dall'arcivescovo di Trondheim, che invitò l'anziano re cattolico Cristiano II a ritornare dall'esilio; ma Cristiano venne catturato e imprigionato per il resto della sua vita. Durante la guerra civile che seguì alla morte di Federico, i cattolici norvegesi tentarono ancora, con risultati ancora peggiori. Il vincitore danese Carlo III esiliò l'arcivescovo, nel 1536 degradò la Norvegia da co-regno a semplice provincia danese e l'anno seguente impose il luteranesimo in Norvegia.

A questo punto le cose si calmarono per un po', mentre i norvegesi si adattavano al nuovo ordine delle cose. Quelle teste calde dei danesi li trascinarono in diversi conflitti come la guerra di Kalmar (1611-1613), la guerra dei Trent'anni (1618-1648) e la Seconda guerra del nord (1657-1660), che portò a qualche modifica dei confini. Ma in generale le cose andavano bene: dal 1500 al 1800 la popolazione crebbe di circa 750.000 abitanti. Il sistema amministrativo danese venne riformato con la suddivisione del territorio norvegese in province. La corruzione del governo diminuì grazie all'opera di una serie di re capaci, nonostante ci fossero 1600 ufficiali del governo sparsi in tutta la Norvegia. Sfortunatamente per i danesi, il paese fu presto coinvolto nella conflagrazione napoleonica... dalla parte degli sconfitti.

Quando tutto finì la Norvegia faceva parte della Svezia, malgrado il fatto che nel maggio 1814 un'assemblea nazionale si fosse riunita e avesse redatto una costituzione per la monarchia parlamentare. Nel luglio dello stesso anno la Svezia invase il paese e in agosto, con la Convenzione di Moss, accettò di approvare la costituzione a condizione che la Norvegia si arrendesse. In questo modo cominciò l'unione costituzionale tra Svezia e Norvegia: il re svedese Karl Johan fu il primo a portare le due corone. Il nazionalismo e il liberalismo norvegese attecchirono grazie al fatto che gli Svedesi concessero loro molta libertà. La Banca di Norvegia fu istituita nel 1816, e con essa una moneta (lo speciedaler). La vecchia aristocrazia norvegese fu abolita dal Parlamento nel 1821. Nel 1832 gli agricoltori si resero conto di essere più numerosi di qualsiasi altro gruppo sociale, e nelle elezioni di quell'anno ottennero il maggior numero di seggi nella Dieta. Di conseguenza la tassa rurale fu ridotta e le licenze d'importazione aumentate, mentre una legge stabilì che fossero eletti consigli municipali per gestire le questioni locali.

I moti per l'indipendenza cominciarono a diffondersi in tutta la Norvegia quando la Svezia abolì l'accordo per il libero commercio tra i due paesi, tracciò un confine per separarli e poi si rifiutò di nominare un ministro degli esteri norvegese. Quando nel giugno 1905 il re rifiutò nuovamente di concedere alla Norvegia un suo ministro degli esteri (nonostante il Parlamento avesse votato per quella carica), il Parlamento stesso votò per sciogliere l'unione. Nel successivo referendum, solo 184 norvegesi votarono per mantenerla. Il nuovo governo norvegese offrì la corona costituzionale a un principe danese; questi accettò e diventò Haakon VII (il suo vero nome era Karl). Dopo mezzo millennio, la Norvegia era di nuovo una nazione indipendente.

Nel corso del decennio successivo si dimostrò una delle nazioni più progressiste. Nel 1913 la Norvegia diventò la seconda nazione al mondo ad accogliere il suffragio universale. Il Parlamento varò leggi che stabilivano un'indennità per malattia, ispezioni nelle fabbriche, leggi sulla sicurezza dei lavoratori e una giornata lavorativa di dieci ore (rovinando così gli affari ai baroni capitalisti). Furono realizzate ferrovie lungo tutta la costa; la linea Oslo-Bergen venne completata nel 1909. Gli impianti industriali, specialmente le centrali idroelettriche, sorgevano uno dopo l'altro. Gli esploratori norvegesi come Amundsen (il primo a raggiungere il Polo Sud), Sverdrup e Nansen diventarono famosi in tutto il mondo. Per la Norvegia si trattò davvero di una seconda età dell'oro.

Come i suoi vicini scandinavi, la Norvegia cercò di restare fuori dalle crisi e dalle guerre europee. Ci riuscì per tutta la Prima guerra mondiale, ma non per la seconda. Il paese si trovò intrappolato tra gli inglesi, che con le loro navi potevano interrompere le rotte costiere e non avevano scrupoli a violare le acque nazionali, e i tedeschi, che avevano un bisogno disperato del ferro norvegese per i loro stabilimenti industriali. Nell'aprile del 1940 i nazisti invasero la Norvegia e la conquistarono rapidamente per assicurarsi una rotta terrestre per le spedizioni dei minerali metallici. Il governo norvegese andò in esilio e il famigerato Vidkun Quisling (il cui nome è diventato sinonimo di "traditore") diede inizio a un governo collaborazionista. Con l'eccezione di qualche raid e azione partigiana, comunque, la Norvegia restò ai margini della guerra, sebbene l'80% circa della sua flotta mercantile pre-bellica (la quarta più grande del mondo, all'epoca) fosse fuggita per andare a servire gli alleati.

Con la fine della guerra la Norvegia tornò alla sua tradizione di neutralità, focalizzando la sua politica estera sulle Nazioni Unite (il cui primo segretario generale, Trygve Lie, fu proprio un norvegese). Ma con l'avvio della guerra fredda nessuno poté restare neutrale: nel 1949 la Norvegia fu uno dei membri fondatori della NATO (ma non permise mai di dislocare truppe straniere o armi nucleari sul proprio suolo). Nel 1969 venne scoperto il petrolio nel Mare del Nord con il giacimento Ekofisk, e miliardi di dollari si riversarono nell'economia della nazione, rendendo il suo standard di vita (data anche la popolazione limitata) uno dei più alti del mondo. Complessivamente, dopo la guerra i norvegesi si sono dedicati alla bella vita, divertendosi con gli sport invernali, ospitando un paio di Olimpiadi e subendo un'invasione di turisti.
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