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Rotte e miglioramenti

Introduzione

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Babilonia

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Germania

Giappone

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Inghilterra

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Macedonia

Maya

Norvegia

Nubia

Persia

Polonia

Portogallo

Roma

Russia

Scizia

Spagna

Sumeria

Vietnam

Sumeria
Abilità esclusiva

Missioni epiche

Quando disperdi un Avamposto barbarico, oltre ai consueti punti esperienza ricevi una ricompensa da Villaggio tribale. Il reclutamento delle unità di una città-stato costa la metà.

Contesto storico
La sumeria non è mai stata un regno o un impero, quanto piuttosto una collezione di città-stato con tradizioni comuni e talvolta un'autorità centrale. Nonostante questo è considerata la prima "civiltà" del mondo. La corona (o, per dirla più precisamente, l'egemonia) veniva conferita dal clero, che tendeva a creare una successione di brevi dinastie scegliendo tra i governanti delle città-stato più influenti: Kish, Lagash, Ur, Uruk, Adab e altre. Intorno al 3000 a.C. i sumeri svilupparono un linguaggio scritto (per essere precisi, una protoscrittura logografica), dimodoché gli storici hanno un'idea di quello che facevano.

Da queste fonti e dai reperti archeologici sembra che il primo popolo a civilizzare la regione di Sumer (ma stiamo usando la parola "civiltà" con molta larghezza) sia stato quello degli ubaidiani. Costoro bonificarono le paludi lungo il fiume Eufrate, costruirono edifici e mura di fango, irrigarono i campi e svilupparono la tessitura, la concia delle pelli, la ceramica, la muratura e un linguaggio scritto. Col tempo acquisirono anche un'altra caratteristica delle società civilizzate: l'uso degli schiavi, catturati nelle regioni collinose più a nord. Inoltre costruirono delle città, in genere raccolte intorno a un tempio e dotate di un'amministrazione centrale (un sacerdote-re coadiuvato da consiglieri anziani). Grazie a quest'urbanizzazione la civiltà sumera si consolidò definitivamente intorno al IV millennio a.C.

L'evoluzione dei sacerdoti-re in puri e semplici monarchi autocratici avvenne intorno al 2900 a.C. Questo diede inizio al "periodo dinastico" di Sumer, passato ai posteri grazie alla Lista Reale Sumerica. Sumer fu governata per molti anni da varie dinastie, che si succedettero anche più volte (ci furono, per esempio, cinque dinastie di Uruk e tre di Kish). L'egemonia sul complesso delle città-stato era conferita dall'alto clero della città santa di Nippur. È probabile che fuori dalla sua stessa città l'autorità del re sumero fosse alquanto limitata, ma in ogni caso aveva il dovere di mantenere la pace in tutta Sumer.

Sotto quest'aspetto, comunque, sembra che i re non se la siano cavata troppo bene. Come dimostrano i frammenti di testo sopravvissuti e i monumenti, i secoli successivi furono segnati da una violenza sempre crescente, attestata dalla costruzione di alte mura (come fece Gilgamesh per la sua città, Uruk) e dalla scomparsa dei piccoli villaggi nella Mesopotamia meridionale. Col tempo le città-stato più influenti si unirono per favorire il commercio e la difesa. Era inevitabile che qualcuna di loro cercasse di imporre il proprio dominio sulle altre con la forza delle armi.

La prima a ottenere quest'obiettivo fu la dinastia di Lagash (dal 2500 al 2270 circa) con Eannatum, che riuscì ad annettere praticamente l'intera Sumer (Kish, Uruk, Larsa e altre città) e a imporre il pagamento di un tributo alla città di Umma, sua arcirivale. I re di Lagash sembrano aver adottato pienamente il terrore come politica di stato; la Stele degli Avvoltoi, il cui nome dice tutto, mostra ciò che sarebbe accaduto ai loro nemici. In seguito, tuttavia, i re di Umma riuscirono a rovesciare Lagash, conquistarono Uruk e ne fecero la capitale del loro regno, che si sarebbe esteso dal Golfo Persico al Mediterraneo. Furono gli ultimi re di stirpe sumera prima dell'avvento dell'accadico Sargon il Grande.

Da questo punto in poi, la storia dei sumeri si unisce inestricabilmente a quella degli accadi, un popolo di origine semita. L'impero accadico raggiunse il suo picco intorno al 2400 a.C., quando le truppe superiori di Sargon travolsero la maggior parte delle città-stato nel loro raggio d'azione. Piegandosi all'inevitabile (e operando una scelta prudente, visto che gli accadi occupavano Nippur), i sacerdoti riconobbero l'egemonia dei nuovi arrivati. Il linguaggio accadico soppiantò il nativo sumero, che col tempo divenne un "linguaggio letterario"; i costumi degli accadi assimilarono quelli sumeri e le due religioni si fusero in un unico pantheon.

Tutto andò per il meglio (tranne forse per schiavi e contadini) fino al collasso dell'impero accadico, che precipitò la regione in un'epoca oscura che durò fino all'ascesa della Terza Dinastia di Ur, intorno al 2112 a.C. Fu un periodo di anarchia: i sistemi di irrigazione vennero abbandonati, i campi giacevano incolti e le tribù barbariche dei guti scesero dai monti Zagros per abbattersi sulla sumeria. Questi guti, a quanto pare, avevano ben poco rispetto per i progressi della civiltà: dopo essersi installati al governo della maggior parte delle città-stato, non mostrarono alcun interesse per l'agricoltura, i registri scritti o la sicurezza pubblica. Sembra che abbiano ordinato di liberare tutto il bestiame affinché vivesse libero: questo, unito a una grave siccità durata decenni e all'aumento astronomico del prezzo dei cereali, scatenò una carestia nell'intera regione.

In tutto questo, la capitale di Akkad fu saccheggiata più volte, in modo così accurato (i barbari sono davvero bravi a saccheggiare) che le sue rovine non sono state ancora scoperte. Sfruttando questa situazione di caos, diverse città-stato della parte meridionale della sumeria riuscirono a riconquistare l'indipendenza. Dopo la ritirata dei guti, Lagash si impose ancora una volta. Intorno al 2093 a.C., la dinastia di Lagash (che ormai sosteneva di discendere direttamente dagli dèi) fu investita ufficialmente dai sacerdoti di Nippur con il primato su tutte le altre.

Ma non durò molto. Nel giro di cinquant'anni la seconda dinastia di Lagash fu rimpiazzata dalla terza dinastia di Ur, con i re Ur-Nammu e suo figlio Shulgi. Quando Utu-Hengal di Uruk (la dinastia immediatamente successiva a Lagash) sconfisse ciò che restava dei guti dell'ultimo re Tirigan, la sumeria riacquistò ufficialmente il suo posto sulla mappa del mondo. Ma la quinta dinastia di Uruk terminò bruscamente dopo soli sette anni (secondo la Lista Reale) con l'ascensione di Ur-Nammu. I dettagli non sono chiari: alcuni storici ipotizzano una rivolta di Ur, mentre altri ritengono che Nammu fosse imparentato a Hengal e fosse salito al trono pacificamente. In ogni caso, Nammu e suo figlio conquistarono o cooptarono tutte le città-stato fino all'estremità settentrionale della Mesopotamia, dando origine al "Rinascimento sumero".

Il Rinascimento segnò un ritorno alla civiltà: furono erette molte nuove stele, la religione fiorì nuovamente grazie alla sconfitta dei guti, l'agricoltura riprese a svilupparsi e la pietra miliare di ogni civiltà (un Codice di Leggi) vide la luce grazie a Ur-Nammu, che compilò una lunga lista di crimini con le relative punizioni (per lo più monetarie, anche se non mancavano occasionali esecuzioni e arti amputati). Nammu intraprese anche grandi progetti ingegneristici, mentre i ricchi sumeri finanziavano opere d'arte e lavori letterari. Di questo periodo si fanno ricordare specialmente i capolavori di architettura e scultura (come la Ziqqurat di Ur). Quest'epoca fu così prospera che per rimarcarne la differenza gli storici hanno adottato il termine Neo-Sumeria.

Shulgi riuscì addirittura a superare l'illustre padre, intraprendendo passi cruciali per formalizzare le procedure della sua amministrazione centrata nella capitale Ur. A lui si attribuisce la standardizzazione della burocrazia, degli archivi di documenti, del sistema fiscale e del calendario: tutte cose per cui le civiltà moderne devono ringraziarlo. Inoltre istituì un esercito permanente del regno, giusto per utilizzare tutte quelle tasse così ottimamente documentate. Il clero restò così impressionato che Shulgi fu divinizzato mentre era ancora in vita, una cosa che a quei tempi, a differenza di oggi, era un onore molto raro.

Ma quando salì al trono il nipote Ibbi-Sin, nel 1963 a.C., la situazione della sumeria volse al peggio. Nel corso dei primi vent'anni di regno, ripetute incursioni dei bellicosi amoriti fecero perdere la fiducia dei suoi sudditi nella sua capacità di governare. Elam dichiarò la propria indipendenza e si unì al saccheggio generale delle carovane di mercanti e degli insediamenti meno protetti. Quando le cose peggiorarono ulteriormente, Ibbi-Sin fortificò le regioni intorno a Ur e Nippur, ma il provvedimento non ebbe molto effetto.

Dal momento che il re non sembrava in grado di difendere Sumer, un numero sempre maggiore di città-stato seguirono l'esempio di Elam e si allontanarono dall'egemone in crisi. Il prezzo del grano crebbe di 60 volte; la pestilenza devastò molte città; i quattro Cavalieri dell'Apocalisse infuriavano ovunque. Negli ultimi anni della sumeria il governo di Ibbi-Sin non andò più in là dei confini della sua stessa città di Ur. Nel 1940 a.C. un esercito di elamiti coadiuvati da alcune tribù di "selvaggi" dei monti Zagros saccheggiarono Ur e catturarono Ibbi-Sin. Imprigionato a Elam, il re morì poco dopo (la causa della sua morte non è stata tramandata).

La gloria di Sumer era tramontata, ma le imprese dei sumeri, molte delle quali ottenute per la prima volta nella storia del mondo, hanno resistito all'attacco del tempo. Lo storico Samuel Noah Kramer ne ha elencate 39 nella sua opera più importante, "I sumeri alle radici della storia". Eccone alcune...

Dovendo coltivare una terra semi-arida in prossimità di grandi fiumi, i sumeri furono i primi a costruire fossi per l'irrigazione, canali e cisterne. Forse non sono stati i primi in assoluto a sviluppare la scrittura, ma certamente per diversi secoli furono i più abili a utilizzarla, registrando ogni cosa a uso delle generazioni successive. Furono anche i primi a conservare tutti questi documenti, dando origine alle prime biblioteche. Durante questo processo inventarono un gran numero di forme letterarie: lirica, epica, favole con animali, autobiografia, elegia e altre ancora.

I sumeri svilupparono anche il concetto di contratto scritto (ovviamente i contratti erano poi conservati in luoghi sicuri, per evitare che uno dei contraenti potesse ignorarli). Questo portò all'idea di utilizzarli per finanziare il "credito". L'idea che si potesse pagare solo una parte del prezzo concordato e "dovere" il resto, per quanto sgradita ai venditori, fu certamente un grande vantaggio per l'economia. Questo rappresentò un ulteriore incentivo alla standardizzazione dei numeri e dei sistemi di conto. Per facilitare il pagamento ordinato di questi debiti, i sumeri furono anche i primi a dividere l'anno in mesi e il giorno in periodi standard.

Inoltre, quella di Sumer fu la prima civiltà a sfruttare appieno le potenzialità della ruota. Carretti, aratri e carri furono tutti muniti di questa fantastica invenzione, velocizzando così il commercio, l'agricoltura e la guerra. Non è chiaro se siano stati gli stessi sumeri a inventarla (su questo punto gli storici hanno discusso fino alla nausea), ma certamente hanno fatto della ruota un buon uso. Peccato che non disponessero di molti cavalli.

La lista delle innovazioni sumere va molto oltre.

In definitiva, la rovina di Sumer fu provocata dalla mancanza di materiali da costruzione decenti: i mattoni di fango non permisero la costruzione di mura molto alte né resistenti, fondamentali per tenere lontani i barbari provenienti da nord, est e sud. I successivi imperi assiro e babilonese, comunque, devono la loro esistenza a Sumer, la vera "culla della civiltà".
PortraitSquare
icon_civilization_sumeria

Tratti caratteristici

Leader
icon_leader_gilgamesh
Gilgamesh
Unità speciali
icon_unit_sumerian_war_cart
Carro sumero
Infrastruttura speciale
icon_improvement_ziggurat
Ziqqurat

Geografia & Dati sociali

Posizione
Asia
Dimensioni
Impossibile dirlo
Popolazione
Tra 1,1 e 1,5 milioni
Capitale
Molte (Lagash, Eridu, Uruk, Kish, Ur o la città d'origine del re in quel momento sul trono)
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Tratti caratteristici

Leader
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Gilgamesh
Unità speciali
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Carro sumero
Infrastruttura speciale
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Ziqqurat

Geografia & Dati sociali

Posizione
Asia
Dimensioni
Impossibile dirlo
Popolazione
Tra 1,1 e 1,5 milioni
Capitale
Molte (Lagash, Eridu, Uruk, Kish, Ur o la città d'origine del re in quel momento sul trono)
Abilità esclusiva

Missioni epiche

Quando disperdi un Avamposto barbarico, oltre ai consueti punti esperienza ricevi una ricompensa da Villaggio tribale. Il reclutamento delle unità di una città-stato costa la metà.

Contesto storico
La sumeria non è mai stata un regno o un impero, quanto piuttosto una collezione di città-stato con tradizioni comuni e talvolta un'autorità centrale. Nonostante questo è considerata la prima "civiltà" del mondo. La corona (o, per dirla più precisamente, l'egemonia) veniva conferita dal clero, che tendeva a creare una successione di brevi dinastie scegliendo tra i governanti delle città-stato più influenti: Kish, Lagash, Ur, Uruk, Adab e altre. Intorno al 3000 a.C. i sumeri svilupparono un linguaggio scritto (per essere precisi, una protoscrittura logografica), dimodoché gli storici hanno un'idea di quello che facevano.

Da queste fonti e dai reperti archeologici sembra che il primo popolo a civilizzare la regione di Sumer (ma stiamo usando la parola "civiltà" con molta larghezza) sia stato quello degli ubaidiani. Costoro bonificarono le paludi lungo il fiume Eufrate, costruirono edifici e mura di fango, irrigarono i campi e svilupparono la tessitura, la concia delle pelli, la ceramica, la muratura e un linguaggio scritto. Col tempo acquisirono anche un'altra caratteristica delle società civilizzate: l'uso degli schiavi, catturati nelle regioni collinose più a nord. Inoltre costruirono delle città, in genere raccolte intorno a un tempio e dotate di un'amministrazione centrale (un sacerdote-re coadiuvato da consiglieri anziani). Grazie a quest'urbanizzazione la civiltà sumera si consolidò definitivamente intorno al IV millennio a.C.

L'evoluzione dei sacerdoti-re in puri e semplici monarchi autocratici avvenne intorno al 2900 a.C. Questo diede inizio al "periodo dinastico" di Sumer, passato ai posteri grazie alla Lista Reale Sumerica. Sumer fu governata per molti anni da varie dinastie, che si succedettero anche più volte (ci furono, per esempio, cinque dinastie di Uruk e tre di Kish). L'egemonia sul complesso delle città-stato era conferita dall'alto clero della città santa di Nippur. È probabile che fuori dalla sua stessa città l'autorità del re sumero fosse alquanto limitata, ma in ogni caso aveva il dovere di mantenere la pace in tutta Sumer.

Sotto quest'aspetto, comunque, sembra che i re non se la siano cavata troppo bene. Come dimostrano i frammenti di testo sopravvissuti e i monumenti, i secoli successivi furono segnati da una violenza sempre crescente, attestata dalla costruzione di alte mura (come fece Gilgamesh per la sua città, Uruk) e dalla scomparsa dei piccoli villaggi nella Mesopotamia meridionale. Col tempo le città-stato più influenti si unirono per favorire il commercio e la difesa. Era inevitabile che qualcuna di loro cercasse di imporre il proprio dominio sulle altre con la forza delle armi.

La prima a ottenere quest'obiettivo fu la dinastia di Lagash (dal 2500 al 2270 circa) con Eannatum, che riuscì ad annettere praticamente l'intera Sumer (Kish, Uruk, Larsa e altre città) e a imporre il pagamento di un tributo alla città di Umma, sua arcirivale. I re di Lagash sembrano aver adottato pienamente il terrore come politica di stato; la Stele degli Avvoltoi, il cui nome dice tutto, mostra ciò che sarebbe accaduto ai loro nemici. In seguito, tuttavia, i re di Umma riuscirono a rovesciare Lagash, conquistarono Uruk e ne fecero la capitale del loro regno, che si sarebbe esteso dal Golfo Persico al Mediterraneo. Furono gli ultimi re di stirpe sumera prima dell'avvento dell'accadico Sargon il Grande.

Da questo punto in poi, la storia dei sumeri si unisce inestricabilmente a quella degli accadi, un popolo di origine semita. L'impero accadico raggiunse il suo picco intorno al 2400 a.C., quando le truppe superiori di Sargon travolsero la maggior parte delle città-stato nel loro raggio d'azione. Piegandosi all'inevitabile (e operando una scelta prudente, visto che gli accadi occupavano Nippur), i sacerdoti riconobbero l'egemonia dei nuovi arrivati. Il linguaggio accadico soppiantò il nativo sumero, che col tempo divenne un "linguaggio letterario"; i costumi degli accadi assimilarono quelli sumeri e le due religioni si fusero in un unico pantheon.

Tutto andò per il meglio (tranne forse per schiavi e contadini) fino al collasso dell'impero accadico, che precipitò la regione in un'epoca oscura che durò fino all'ascesa della Terza Dinastia di Ur, intorno al 2112 a.C. Fu un periodo di anarchia: i sistemi di irrigazione vennero abbandonati, i campi giacevano incolti e le tribù barbariche dei guti scesero dai monti Zagros per abbattersi sulla sumeria. Questi guti, a quanto pare, avevano ben poco rispetto per i progressi della civiltà: dopo essersi installati al governo della maggior parte delle città-stato, non mostrarono alcun interesse per l'agricoltura, i registri scritti o la sicurezza pubblica. Sembra che abbiano ordinato di liberare tutto il bestiame affinché vivesse libero: questo, unito a una grave siccità durata decenni e all'aumento astronomico del prezzo dei cereali, scatenò una carestia nell'intera regione.

In tutto questo, la capitale di Akkad fu saccheggiata più volte, in modo così accurato (i barbari sono davvero bravi a saccheggiare) che le sue rovine non sono state ancora scoperte. Sfruttando questa situazione di caos, diverse città-stato della parte meridionale della sumeria riuscirono a riconquistare l'indipendenza. Dopo la ritirata dei guti, Lagash si impose ancora una volta. Intorno al 2093 a.C., la dinastia di Lagash (che ormai sosteneva di discendere direttamente dagli dèi) fu investita ufficialmente dai sacerdoti di Nippur con il primato su tutte le altre.

Ma non durò molto. Nel giro di cinquant'anni la seconda dinastia di Lagash fu rimpiazzata dalla terza dinastia di Ur, con i re Ur-Nammu e suo figlio Shulgi. Quando Utu-Hengal di Uruk (la dinastia immediatamente successiva a Lagash) sconfisse ciò che restava dei guti dell'ultimo re Tirigan, la sumeria riacquistò ufficialmente il suo posto sulla mappa del mondo. Ma la quinta dinastia di Uruk terminò bruscamente dopo soli sette anni (secondo la Lista Reale) con l'ascensione di Ur-Nammu. I dettagli non sono chiari: alcuni storici ipotizzano una rivolta di Ur, mentre altri ritengono che Nammu fosse imparentato a Hengal e fosse salito al trono pacificamente. In ogni caso, Nammu e suo figlio conquistarono o cooptarono tutte le città-stato fino all'estremità settentrionale della Mesopotamia, dando origine al "Rinascimento sumero".

Il Rinascimento segnò un ritorno alla civiltà: furono erette molte nuove stele, la religione fiorì nuovamente grazie alla sconfitta dei guti, l'agricoltura riprese a svilupparsi e la pietra miliare di ogni civiltà (un Codice di Leggi) vide la luce grazie a Ur-Nammu, che compilò una lunga lista di crimini con le relative punizioni (per lo più monetarie, anche se non mancavano occasionali esecuzioni e arti amputati). Nammu intraprese anche grandi progetti ingegneristici, mentre i ricchi sumeri finanziavano opere d'arte e lavori letterari. Di questo periodo si fanno ricordare specialmente i capolavori di architettura e scultura (come la Ziqqurat di Ur). Quest'epoca fu così prospera che per rimarcarne la differenza gli storici hanno adottato il termine Neo-Sumeria.

Shulgi riuscì addirittura a superare l'illustre padre, intraprendendo passi cruciali per formalizzare le procedure della sua amministrazione centrata nella capitale Ur. A lui si attribuisce la standardizzazione della burocrazia, degli archivi di documenti, del sistema fiscale e del calendario: tutte cose per cui le civiltà moderne devono ringraziarlo. Inoltre istituì un esercito permanente del regno, giusto per utilizzare tutte quelle tasse così ottimamente documentate. Il clero restò così impressionato che Shulgi fu divinizzato mentre era ancora in vita, una cosa che a quei tempi, a differenza di oggi, era un onore molto raro.

Ma quando salì al trono il nipote Ibbi-Sin, nel 1963 a.C., la situazione della sumeria volse al peggio. Nel corso dei primi vent'anni di regno, ripetute incursioni dei bellicosi amoriti fecero perdere la fiducia dei suoi sudditi nella sua capacità di governare. Elam dichiarò la propria indipendenza e si unì al saccheggio generale delle carovane di mercanti e degli insediamenti meno protetti. Quando le cose peggiorarono ulteriormente, Ibbi-Sin fortificò le regioni intorno a Ur e Nippur, ma il provvedimento non ebbe molto effetto.

Dal momento che il re non sembrava in grado di difendere Sumer, un numero sempre maggiore di città-stato seguirono l'esempio di Elam e si allontanarono dall'egemone in crisi. Il prezzo del grano crebbe di 60 volte; la pestilenza devastò molte città; i quattro Cavalieri dell'Apocalisse infuriavano ovunque. Negli ultimi anni della sumeria il governo di Ibbi-Sin non andò più in là dei confini della sua stessa città di Ur. Nel 1940 a.C. un esercito di elamiti coadiuvati da alcune tribù di "selvaggi" dei monti Zagros saccheggiarono Ur e catturarono Ibbi-Sin. Imprigionato a Elam, il re morì poco dopo (la causa della sua morte non è stata tramandata).

La gloria di Sumer era tramontata, ma le imprese dei sumeri, molte delle quali ottenute per la prima volta nella storia del mondo, hanno resistito all'attacco del tempo. Lo storico Samuel Noah Kramer ne ha elencate 39 nella sua opera più importante, "I sumeri alle radici della storia". Eccone alcune...

Dovendo coltivare una terra semi-arida in prossimità di grandi fiumi, i sumeri furono i primi a costruire fossi per l'irrigazione, canali e cisterne. Forse non sono stati i primi in assoluto a sviluppare la scrittura, ma certamente per diversi secoli furono i più abili a utilizzarla, registrando ogni cosa a uso delle generazioni successive. Furono anche i primi a conservare tutti questi documenti, dando origine alle prime biblioteche. Durante questo processo inventarono un gran numero di forme letterarie: lirica, epica, favole con animali, autobiografia, elegia e altre ancora.

I sumeri svilupparono anche il concetto di contratto scritto (ovviamente i contratti erano poi conservati in luoghi sicuri, per evitare che uno dei contraenti potesse ignorarli). Questo portò all'idea di utilizzarli per finanziare il "credito". L'idea che si potesse pagare solo una parte del prezzo concordato e "dovere" il resto, per quanto sgradita ai venditori, fu certamente un grande vantaggio per l'economia. Questo rappresentò un ulteriore incentivo alla standardizzazione dei numeri e dei sistemi di conto. Per facilitare il pagamento ordinato di questi debiti, i sumeri furono anche i primi a dividere l'anno in mesi e il giorno in periodi standard.

Inoltre, quella di Sumer fu la prima civiltà a sfruttare appieno le potenzialità della ruota. Carretti, aratri e carri furono tutti muniti di questa fantastica invenzione, velocizzando così il commercio, l'agricoltura e la guerra. Non è chiaro se siano stati gli stessi sumeri a inventarla (su questo punto gli storici hanno discusso fino alla nausea), ma certamente hanno fatto della ruota un buon uso. Peccato che non disponessero di molti cavalli.

La lista delle innovazioni sumere va molto oltre.

In definitiva, la rovina di Sumer fu provocata dalla mancanza di materiali da costruzione decenti: i mattoni di fango non permisero la costruzione di mura molto alte né resistenti, fondamentali per tenere lontani i barbari provenienti da nord, est e sud. I successivi imperi assiro e babilonese, comunque, devono la loro esistenza a Sumer, la vera "culla della civiltà".
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