Concetti
Civiltà principali
Leader
Città-stato
Distretti
Edifici
Meraviglie e Progetti
Unità
Promozioni Unità
Grandi Personaggi
Tecnologie
Progressi civici
Governi e politiche
Religioni
Terreni e caratteristiche
Risorse
Rotte e miglioramenti

Introduzione

Abraham Lincoln

Alessandro

Amanitore

Ambiorix

Basilio II

Bà Triệu

Caterina de' Medici (la Magnifica)

Caterina de' Medici (Regina nera)

Ciro

Cleopatra (Egiziana)

Cleopatra (Tolemaica)

Edvige

Elisabetta I

Federico Barbarossa

Filippo II

Gandhi

Gilgamesh

Gitarja

Giulio Cesare

Gorgo

Hammurabi

Harald Hardrada (Konge)

Harald Hardrada (Variago)

Hojo Tokimune

Jayavarman VII

João III

John Curtin

Kublai Khan (Cina)

Ludovico II

Menelik II

Montezuma

Mvemba a Nzinga

Nadir Shah

Nzinga Mbande

Pedro II

Pericle

Pietro

Qin (Mandato divino)

Qin (Unificatore)

Ramses II

Saladino (Sultano)

Saladino (Visir)

Simón Bolívar

Teddy Roosevelt (l'Alce)

Teddy Roosevelt (Rough Rider)

Teodora

Tokugawa

Tomiri

Traiano

Vittoria (Età dell'impero)

Vittoria (Età del vapore)

Wac-Chanil-Ahau

Wu Zetian

Yongle

Harald Hardrada
Abilità esclusiva

Folgore del nord

Permette di eseguire incursioni costiere con tutte le unità navali da mischia e fornisce +50% alla Produzione per la costruzione di unità navali da mischia. La scoperta della Vela sblocca l'unità esclusiva Nave lunga vichinga.

Riepilogo
Hardrada è una potenza navale come l'Inghilterra e la Spagna, sebbene cerchi di dominare i mari per usarli come trampolino per i suoi rapidi attacchi in stile norvegese contro gli obiettivi sulle coste.
Approccio dettagliato
Hardrada è il bullo dei mari. Se la prende con le civiltà che hanno flotte deboli, dominandole col numero dei suoi vascelli, saccheggiando le loro coste e, se le città costiere non sono sufficientemente protette, cercando di conquistare anche quelle. È particolarmente pericoloso in epoca medievale, quando ha a disposizione sia la Nave lunga sia i Berserker. In genere la religione (potenziata dalle chiese di legno) non è il suo interesse principale, per quanto alcune Credenze di Potenziamento (per esempio la Guerra giusta) possano servire come complemento delle sue campagne militari.
Contesto storico
Mai soddisfatto, Harald (in seguito soprannominato dal suo popolo Hardrada, "sovrano severo"), re di Norvegia, cercò di rivendicare la corona danese nel 1048 (e diverse altre volte in seguito), nonché la corona inglese nel 1066. Quest'ultima fu la sua rovina. Prima di morire sullo Stamford Bridge, Harald Hardrada ebbe una vita piuttosto piena, viaggiando verso terre distanti... e uccidendo popolazioni locali.

Harald Sigurdsson nacque intorno al 1015 a Ringerike, da Asta Gudbrandsdatter e dal suo secondo marito, Sigurd, uno dei capi più ricchi della Scandinavia. Trascorse la gioventù come gli altri vichinghi: partecipando a risse, corteggiando belle fanciulle e sognando gesta eroiche. Era il più giovane dei tre fratellastri di re Olaf (canonizzato un anno dopo la sua morte), ma la rivolta del 1028 costrinse Olaf in esilio nella Rus' di Kiev, dal quale tornò due anni dopo per reclamare il trono; durante questo periodo, i fratellastri, e in particolare Harald, guadagnarono sostegno tra i capi norvegesi. Nella battaglia di Stiklestad contro il re danese Cnut (il "Grande"), Olaf venne ucciso e Harald restò ferito.

Dopo essersi ripreso in Svezia, Harald arrivò a Novgorod, tra i Rus', a capo di 500 uomini, venendo accolto caldamente dal Grande principe Yaroslav, detto "il Saggio"; data la necessità di guerrieri feroci e di un capo militare, Yaroslav accolse con gioia il giovane Harald. Negli anni successivi, Harald prese parte alle campagne militari di Yaroslav contro i polacchi nel 1031, nonché contro diversi vassalli ribelli, i peceneghi e altri nomadi. In cerca di maggiore fama e ricchezza, Harald si spostò a sud verso Costantinopoli, prestando servizio nell'impero bizantino nel 1034, come molti altri vichinghi erranti prima di lui.

In quanto comandante della Guardia variaga, Harald si scontrò prima con i pirati arabi nel Mediterraneo, poi a terra contro i loro sostenitori in Asia Minore. Secondo lo skald Arnorsson, che in seguitò scrisse la saga di Harald (probabilmente su sua richiesta, quindi i fatti potrebbero essere un po' esagerati), nel 1035 aveva comandato la Guardia, servito fedelmente l'imperatore Michele IV, combattuto in varie battaglie a Gerusalemme, guidato una spedizione militare bizantina in Sicilia e affrontato diverse avventure. Tutto queste aveva reso Harald molto, molto ricco (per i bottini razziati e le ricompense dell'imperatore). Nel 1042, tornò a Rus', dove sposò la figlia di Yaroslav, Ellisif, ottenendo rango e ulteriori soldi.

Ma tutto questo girovagare e uccidere aveva fatto venire a Harald nostalgia di casa. Il figlio di Cnut aveva abbandonato la Norvegia per avventurarsi in Inghilterra, lasciando sul trono il bastardo di Olaf, Magnus il Buono; Harald tornò in Svezia, riunì un esercito e iniziò a razziare gli insediamenti danesi lungo le coste baltiche. Nel 1046 venne raggiunto un compromesso tra Harald e Magnus (forse anche buono, ma di certo non saggio), che accettò di condividere il governo della Norvegia in cambio di parte della considerevole ricchezza di Harald, necessaria a salvare Magnus dalla bancarotta. Due anni più tardi, Magnus morì senza un erede maschio; tuttavia, sul letto di morte il buon re decise di dividere il regno, lasciando il trono norvegese a Harald e assegnando il trono danese a Sweyn Estridsson. Harald non ne fu compiaciuto, e trascorse i due decenni successivi a muovere guerra contro Sweyn cercando di "riprendere" il trono della Danimarca.

Ogni anno, Harald (ormai soprannominato "Hardrada") saccheggiava le coste danesi come ai vecchi tempi, massacrando le popolazioni locali e bruciando tutto ciò che non poteva riportare in Norvegia sulla nave; nel 1048 distrusse Jutland, e l'anno successivo saccheggiò Hedeby, ai tempi il centro commerciale più importante della Danimarca. Continuò così per anni. Ma Harald non portò soltanto morte e distruzione: riscrisse il codice legale, esplorò i confini settentrionali del regno e lavorò per accelerare la diffusione della cristianità in Scandinavia. Inoltre stabilì un conio unificato per la Norvegia, forse per aumentare le tasse. Amante dell'esazione, d'inverno viaggiava spesso per il regno, accusando contadini e mercanti di non aver pagato; le punizioni comprendevano la menomazione o l'esecuzione sul posto, quindi gli evasori erano piuttosto pochi. Alla fine, Harald trovò un compromesso con Sweyn, firmando nel 1064 una pace incondizionata tra i due regni vichinghi.

Fu allora che Harald rivolse le proprie mire verso la corona dell'Inghilterra, appena oltre il Mare del Nord. Nel 1042, alla morte senza eredi di Harthacnut, figlio di Cnut e presunto re d'Inghilterra (o, almeno, di una buona parte), il trono passò a Edoardo il Confessore. Ai tempi, Harald era impegnato ad assicurare il trono della Norvegia, quindi non vi prestò molta attenzione. Quando Edoardo morì nel gennaio del 1066, Harald Hardrada avanzò pretese sul trono inglese, e fu estremamente seccato quando venne incoronato Harold Godwinson, uno dei consiglieri di Edoardo. Le ragioni della rivendicazione di Harold sull'Inghilterra, per quanto convolute, sembravano sensate ai vichinghi.

Ai tempi del governo delle rispettive terre, Harthacnut e Magnus avevano concordato che, in caso di morte di uno dei due sovrani, l'altro avrebbe ereditato il regno per aggiungerlo alle grandi "terre vichinghe". Poiché Harald era divenuto re congiunto di Norvegia insieme a Magnus prima della sua morte, sosteneva che l'accordo valesse anche per lui. Con la morte di Edoardo in Inghilterra, gli sembrava naturale che gli inglesi rispettassero il patto; quando ciò non accadde, riunì un esercito e salpò.

Harald si alleò con Tostig Godwinson, fratello di Harold, infuriato per essere stato privato della contea di Northumbria dal vecchio Edoardo prima della sua morte, nonché con i conti vichinghi di Shetland e Orkneys, e persino con alcuni uomini di re Malcolm di Scozia. In totale, sembra che Harald avesse sotto il suo comando diretto circa 9.000 truppe (le altre erano in giro a razziare, saccheggiare e seminare il caos) quando conquistò York e si mosse verso sud. Harold, che era rimasto nel sud dell'Inghilterra in attesa dell'invasione normanna guidata da Guglielmo, si mosse a nord con circa 15.000 uomini, compresi diversi cavalieri in armatura. Tale era la differenza di numero quando i due si incontrarono nei pressi di Stamford Bridge. Nella mischia, Harald Hardrada venne colpito alla gola da una freccia e morì come aveva vissuto: lanciandosi in battaglia contro probabilità sfavorevoli.
icon_leader_hardrada
Bisogna ottenere una vittoria prima che nasca uno stendardo.

Tratti caratteristici

Civiltà
icon_civilization_norway
Norvegia
Unità speciali
Nave lunga vichinga

Preferenze

Agende
Ultimo re dei vichinghi
Costruisce una flotta potente e rispetta le civiltà che fanno lo stesso. Non ama le civiltà con una marina debole.
Religione
icon_religion_protestantism
Protestantesimo
icon_leader_hardrada
Bisogna ottenere una vittoria prima che nasca uno stendardo.

Tratti caratteristici

Civiltà
icon_civilization_norway
Norvegia
Unità speciali
Nave lunga vichinga

Preferenze

Agende
Ultimo re dei vichinghi
Costruisce una flotta potente e rispetta le civiltà che fanno lo stesso. Non ama le civiltà con una marina debole.
Religione
icon_religion_protestantism
Protestantesimo
Abilità esclusiva

Folgore del nord

Permette di eseguire incursioni costiere con tutte le unità navali da mischia e fornisce +50% alla Produzione per la costruzione di unità navali da mischia. La scoperta della Vela sblocca l'unità esclusiva Nave lunga vichinga.

Riepilogo
Hardrada è una potenza navale come l'Inghilterra e la Spagna, sebbene cerchi di dominare i mari per usarli come trampolino per i suoi rapidi attacchi in stile norvegese contro gli obiettivi sulle coste.
Approccio dettagliato
Hardrada è il bullo dei mari. Se la prende con le civiltà che hanno flotte deboli, dominandole col numero dei suoi vascelli, saccheggiando le loro coste e, se le città costiere non sono sufficientemente protette, cercando di conquistare anche quelle. È particolarmente pericoloso in epoca medievale, quando ha a disposizione sia la Nave lunga sia i Berserker. In genere la religione (potenziata dalle chiese di legno) non è il suo interesse principale, per quanto alcune Credenze di Potenziamento (per esempio la Guerra giusta) possano servire come complemento delle sue campagne militari.
Contesto storico
Mai soddisfatto, Harald (in seguito soprannominato dal suo popolo Hardrada, "sovrano severo"), re di Norvegia, cercò di rivendicare la corona danese nel 1048 (e diverse altre volte in seguito), nonché la corona inglese nel 1066. Quest'ultima fu la sua rovina. Prima di morire sullo Stamford Bridge, Harald Hardrada ebbe una vita piuttosto piena, viaggiando verso terre distanti... e uccidendo popolazioni locali.

Harald Sigurdsson nacque intorno al 1015 a Ringerike, da Asta Gudbrandsdatter e dal suo secondo marito, Sigurd, uno dei capi più ricchi della Scandinavia. Trascorse la gioventù come gli altri vichinghi: partecipando a risse, corteggiando belle fanciulle e sognando gesta eroiche. Era il più giovane dei tre fratellastri di re Olaf (canonizzato un anno dopo la sua morte), ma la rivolta del 1028 costrinse Olaf in esilio nella Rus' di Kiev, dal quale tornò due anni dopo per reclamare il trono; durante questo periodo, i fratellastri, e in particolare Harald, guadagnarono sostegno tra i capi norvegesi. Nella battaglia di Stiklestad contro il re danese Cnut (il "Grande"), Olaf venne ucciso e Harald restò ferito.

Dopo essersi ripreso in Svezia, Harald arrivò a Novgorod, tra i Rus', a capo di 500 uomini, venendo accolto caldamente dal Grande principe Yaroslav, detto "il Saggio"; data la necessità di guerrieri feroci e di un capo militare, Yaroslav accolse con gioia il giovane Harald. Negli anni successivi, Harald prese parte alle campagne militari di Yaroslav contro i polacchi nel 1031, nonché contro diversi vassalli ribelli, i peceneghi e altri nomadi. In cerca di maggiore fama e ricchezza, Harald si spostò a sud verso Costantinopoli, prestando servizio nell'impero bizantino nel 1034, come molti altri vichinghi erranti prima di lui.

In quanto comandante della Guardia variaga, Harald si scontrò prima con i pirati arabi nel Mediterraneo, poi a terra contro i loro sostenitori in Asia Minore. Secondo lo skald Arnorsson, che in seguitò scrisse la saga di Harald (probabilmente su sua richiesta, quindi i fatti potrebbero essere un po' esagerati), nel 1035 aveva comandato la Guardia, servito fedelmente l'imperatore Michele IV, combattuto in varie battaglie a Gerusalemme, guidato una spedizione militare bizantina in Sicilia e affrontato diverse avventure. Tutto queste aveva reso Harald molto, molto ricco (per i bottini razziati e le ricompense dell'imperatore). Nel 1042, tornò a Rus', dove sposò la figlia di Yaroslav, Ellisif, ottenendo rango e ulteriori soldi.

Ma tutto questo girovagare e uccidere aveva fatto venire a Harald nostalgia di casa. Il figlio di Cnut aveva abbandonato la Norvegia per avventurarsi in Inghilterra, lasciando sul trono il bastardo di Olaf, Magnus il Buono; Harald tornò in Svezia, riunì un esercito e iniziò a razziare gli insediamenti danesi lungo le coste baltiche. Nel 1046 venne raggiunto un compromesso tra Harald e Magnus (forse anche buono, ma di certo non saggio), che accettò di condividere il governo della Norvegia in cambio di parte della considerevole ricchezza di Harald, necessaria a salvare Magnus dalla bancarotta. Due anni più tardi, Magnus morì senza un erede maschio; tuttavia, sul letto di morte il buon re decise di dividere il regno, lasciando il trono norvegese a Harald e assegnando il trono danese a Sweyn Estridsson. Harald non ne fu compiaciuto, e trascorse i due decenni successivi a muovere guerra contro Sweyn cercando di "riprendere" il trono della Danimarca.

Ogni anno, Harald (ormai soprannominato "Hardrada") saccheggiava le coste danesi come ai vecchi tempi, massacrando le popolazioni locali e bruciando tutto ciò che non poteva riportare in Norvegia sulla nave; nel 1048 distrusse Jutland, e l'anno successivo saccheggiò Hedeby, ai tempi il centro commerciale più importante della Danimarca. Continuò così per anni. Ma Harald non portò soltanto morte e distruzione: riscrisse il codice legale, esplorò i confini settentrionali del regno e lavorò per accelerare la diffusione della cristianità in Scandinavia. Inoltre stabilì un conio unificato per la Norvegia, forse per aumentare le tasse. Amante dell'esazione, d'inverno viaggiava spesso per il regno, accusando contadini e mercanti di non aver pagato; le punizioni comprendevano la menomazione o l'esecuzione sul posto, quindi gli evasori erano piuttosto pochi. Alla fine, Harald trovò un compromesso con Sweyn, firmando nel 1064 una pace incondizionata tra i due regni vichinghi.

Fu allora che Harald rivolse le proprie mire verso la corona dell'Inghilterra, appena oltre il Mare del Nord. Nel 1042, alla morte senza eredi di Harthacnut, figlio di Cnut e presunto re d'Inghilterra (o, almeno, di una buona parte), il trono passò a Edoardo il Confessore. Ai tempi, Harald era impegnato ad assicurare il trono della Norvegia, quindi non vi prestò molta attenzione. Quando Edoardo morì nel gennaio del 1066, Harald Hardrada avanzò pretese sul trono inglese, e fu estremamente seccato quando venne incoronato Harold Godwinson, uno dei consiglieri di Edoardo. Le ragioni della rivendicazione di Harold sull'Inghilterra, per quanto convolute, sembravano sensate ai vichinghi.

Ai tempi del governo delle rispettive terre, Harthacnut e Magnus avevano concordato che, in caso di morte di uno dei due sovrani, l'altro avrebbe ereditato il regno per aggiungerlo alle grandi "terre vichinghe". Poiché Harald era divenuto re congiunto di Norvegia insieme a Magnus prima della sua morte, sosteneva che l'accordo valesse anche per lui. Con la morte di Edoardo in Inghilterra, gli sembrava naturale che gli inglesi rispettassero il patto; quando ciò non accadde, riunì un esercito e salpò.

Harald si alleò con Tostig Godwinson, fratello di Harold, infuriato per essere stato privato della contea di Northumbria dal vecchio Edoardo prima della sua morte, nonché con i conti vichinghi di Shetland e Orkneys, e persino con alcuni uomini di re Malcolm di Scozia. In totale, sembra che Harald avesse sotto il suo comando diretto circa 9.000 truppe (le altre erano in giro a razziare, saccheggiare e seminare il caos) quando conquistò York e si mosse verso sud. Harold, che era rimasto nel sud dell'Inghilterra in attesa dell'invasione normanna guidata da Guglielmo, si mosse a nord con circa 15.000 uomini, compresi diversi cavalieri in armatura. Tale era la differenza di numero quando i due si incontrarono nei pressi di Stamford Bridge. Nella mischia, Harald Hardrada venne colpito alla gola da una freccia e morì come aveva vissuto: lanciandosi in battaglia contro probabilità sfavorevoli.
Lingua
Scegli l'insieme di regole
Get it on App StoreGet it on Google Play
Diritto d'autoreInformativa sulla Privacy