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Leader

Babilonia
Abilità esclusiva

Enuma Anu Enlil

I momenti Eureka forniscono la totalità della Scienza necessaria per la scoperta di nuove tecnologie. -50% alla Scienza per turno.

Contesto storico
Babilonia si è sviluppata intorno al 2000 a.C. in Mesopotamia, la terra tra i fiumi Tigri ed Eufrate, appena a sud-ovest dell'odierna Baghdad. In quell'epoca i suoi abitanti non erano chiamati babilonesi, ma amoriti. Un capitano chiamato Sumu-abum proclamò l'indipendenza del suo popolo da una vicina città-stato, Kazallu, fondando così la prima dinastia babilonese. Ma Babilonia restò una potenza minore fino al regno del suo monarca più famoso, Hammurabi.

Hammurabi rinnovò le infrastrutture babilonesi ed espanse i suoi confini con una serie di alleanze, tradimenti e conquiste. Per governare l'impero compilò un insieme di leggi, passate alla storia come Codice di Hammurabi, che specificavano come gestire i crimini e le relative punizioni. Le norme erano incredibilmente specifiche e razionali: la maggior parte di noi conosce l'espressione "occhio per occhio, dente per dente", ma il codice descriveva in dettaglio le punizioni per i furti (rubare una vacca richiedeva il pagamento di trenta volte il suo prezzo), per la negligenza medica e per molti altri reati. Uno degli aspetti più significativi del Codice è la sua inclusione del principio di presunzione di innocenza, una grande innovazione per l'epoca.

Anche se era spesso lontano per le sue campagne militari, Hammurabi continuò a governare a distanza, cosa che gli permise di mantenere il contatto con il suo impero in rapida espansione. Alla fine del suo regno, durato quarantadue anni, controllava tutta la Mesopotamia meridionale. La città di Babilonia, capitale di questo impero, divenne il cuore del potere e della ricchezza della regione.

Dopo la morte di Hammurabi, avvenuta nel 1750 a.C., Babilonia andò in declino. Nessuno dei successori aveva la sua stessa visione, il talento per le alleanze o l'astuzia militare necessaria per tenere insieme un impero così grande (del resto, nessuno di loro fu elevato ancora in vita al rango di divinità: era molto difficile essere all'altezza della figura di Hammurabi). Il collasso iniziò già col suo primo successore, Samsu-iluna. Gli assiri cominciarono a premere ai confini che Hammurabi aveva esteso e ben presto Babilonia fu ridotta nuovamente alle dimensioni di una piccola città-stato.

Nei secoli successivi Babilonia fu rovesciata, conquistata e saccheggiata più volte. I problemi nella produzione agricola, la mancanza di una guida forte e i conflitti esterni impedirono alla città di mantenere il controllo all'interno dei suoi stessi confini. I territori caddero nelle mani di ittiti, kassiti, caldei, aramaici e finalmente degli assiri. Sotto il dominio dei kassiti Babilonia (sotto il nome di "Karanduniash") fu in grado di recuperare un certo livello di prosperità, soprattutto nell'ambito dell'istruzione, divenendo un centro di studi di matematica, medicina e astrologia. I kassiti mantennero il controllo della città per più di quattrocento anni prima di lasciare il passo ad altri conquistatori.

Durante l'ultima parte del dominio assiro, sotto il governo del re Sennacherib, Babilonia si trovava in uno stato costante di fermento e ribellione. Sennacherib ritenne che l'unico modo di porre fine a questa situazione fosse raderla al suolo. Così la città fu data alle fiamme, le mura abbattute, i palazzi e i templi distrutti. I figli di Sennacherib, sbalorditi dalle sue azioni, lo uccisero e aiutarono la ricostruzione della città.

Il re caldeo Nabopolassar cominciò la ricostruzione nel 612 a.C. attraverso qualche alleanza, ma fu il figlio, Nabucodonosor II, a fare di Babilonia una delle meraviglie più splendenti del mondo antico. Con un grande sforzo artistico e architettonico, Nabucodonosor costruì la ziqqurat Etemenanki e la Porta di Ishtar. Si racconta che abbia anche commissionato la realizzazione dei famosi Giardini Pensili per la moglie, ma la loro posizione non è mai stata confermata.

Come molte altre nazioni, intorno al 500 a.C. anche Babilonia cadde sotto il dominio della Persia di Ciro il Grande. Sotto Ciro II e successivamente Dario I divenne capitale della IX satrapia, o provincia, nonché capitale amministrativa dell'impero persiano. Ancora una volta divenne una città che attirava artisti e studiosi. Per duecento anni continuò a prosperare. Col tempo, tuttavia, la città arrivò a ribellarsi, in particolare dopo un aumento della tassazione non giustificato da alcun miglioramento infrastrutturale.

Babilonia fu conquistata da Alessandro Magno, che la elevò nuovamente alle massime altezze della ricchezza e della conoscenza. Per dodici anni, l'eco della grandezza passata risuonò nuovamente nella regione. In seguito alla morte di Alessandro e alla sconsiderata divisione dei territori dell'impero fra i suoi molti generali, unita al trasferimento forzato di una parte della popolazione, la città-stato cadde per l'ennesima volta nell'irrilevanza commerciale.

Nonostante il ciclo di conquista, distruzione e ricostruzione, Babilonia rimane fermamente impressa nella nostra memoria storica grazie ai suoi periodi di splendore accademico e architettonico. Non è certo che la città abbia mai ospitato i Giardini Pensili, ma Babilonia vanta in ogni caso delle vere e proprie meraviglie architettoniche. Nonostante i molti saccheggi, non fu mai rasa al suolo e seminata col sale: al contrario, chi più chi meno, tutti i suoi conquistatori ne conservarono alcuni aspetti. Ancora oggi, nell'odierno Iraq, nel sito antico è possibile trovare frammenti della Porta di Ishtar, tavolette e persino pavimenti, oggetti in attesa di essere portati alla luce e, chissà, ricostruiti.
PortraitSquare
icon_civilization_unknown

Tratti caratteristici

Leader
icon_leader_default
Hammurabi
Unità speciali
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Sabum Kibittum
Infrastruttura speciale
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Palgum

Geografia & Dati sociali

Posizione
Mesopotamia, nell'odierno Iraq
Dimensioni
Circa 50.000 kmq
Popolazione
Babilonia aveva una popolazione di circa 200.000 persone e probabilmente ai suoi tempi era la città più grande del mondo. La popolazione dell'impero cambiava molto rapidamente, a seconda di quali città vi fossero assimilate in un particolare momento.
Capitale
Babilonia
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Tratti caratteristici

Leader
icon_leader_default
Hammurabi
Unità speciali
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Sabum Kibittum
Infrastruttura speciale
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Palgum

Geografia & Dati sociali

Posizione
Mesopotamia, nell'odierno Iraq
Dimensioni
Circa 50.000 kmq
Popolazione
Babilonia aveva una popolazione di circa 200.000 persone e probabilmente ai suoi tempi era la città più grande del mondo. La popolazione dell'impero cambiava molto rapidamente, a seconda di quali città vi fossero assimilate in un particolare momento.
Capitale
Babilonia
Abilità esclusiva

Enuma Anu Enlil

I momenti Eureka forniscono la totalità della Scienza necessaria per la scoperta di nuove tecnologie. -50% alla Scienza per turno.

Contesto storico
Babilonia si è sviluppata intorno al 2000 a.C. in Mesopotamia, la terra tra i fiumi Tigri ed Eufrate, appena a sud-ovest dell'odierna Baghdad. In quell'epoca i suoi abitanti non erano chiamati babilonesi, ma amoriti. Un capitano chiamato Sumu-abum proclamò l'indipendenza del suo popolo da una vicina città-stato, Kazallu, fondando così la prima dinastia babilonese. Ma Babilonia restò una potenza minore fino al regno del suo monarca più famoso, Hammurabi.

Hammurabi rinnovò le infrastrutture babilonesi ed espanse i suoi confini con una serie di alleanze, tradimenti e conquiste. Per governare l'impero compilò un insieme di leggi, passate alla storia come Codice di Hammurabi, che specificavano come gestire i crimini e le relative punizioni. Le norme erano incredibilmente specifiche e razionali: la maggior parte di noi conosce l'espressione "occhio per occhio, dente per dente", ma il codice descriveva in dettaglio le punizioni per i furti (rubare una vacca richiedeva il pagamento di trenta volte il suo prezzo), per la negligenza medica e per molti altri reati. Uno degli aspetti più significativi del Codice è la sua inclusione del principio di presunzione di innocenza, una grande innovazione per l'epoca.

Anche se era spesso lontano per le sue campagne militari, Hammurabi continuò a governare a distanza, cosa che gli permise di mantenere il contatto con il suo impero in rapida espansione. Alla fine del suo regno, durato quarantadue anni, controllava tutta la Mesopotamia meridionale. La città di Babilonia, capitale di questo impero, divenne il cuore del potere e della ricchezza della regione.

Dopo la morte di Hammurabi, avvenuta nel 1750 a.C., Babilonia andò in declino. Nessuno dei successori aveva la sua stessa visione, il talento per le alleanze o l'astuzia militare necessaria per tenere insieme un impero così grande (del resto, nessuno di loro fu elevato ancora in vita al rango di divinità: era molto difficile essere all'altezza della figura di Hammurabi). Il collasso iniziò già col suo primo successore, Samsu-iluna. Gli assiri cominciarono a premere ai confini che Hammurabi aveva esteso e ben presto Babilonia fu ridotta nuovamente alle dimensioni di una piccola città-stato.

Nei secoli successivi Babilonia fu rovesciata, conquistata e saccheggiata più volte. I problemi nella produzione agricola, la mancanza di una guida forte e i conflitti esterni impedirono alla città di mantenere il controllo all'interno dei suoi stessi confini. I territori caddero nelle mani di ittiti, kassiti, caldei, aramaici e finalmente degli assiri. Sotto il dominio dei kassiti Babilonia (sotto il nome di "Karanduniash") fu in grado di recuperare un certo livello di prosperità, soprattutto nell'ambito dell'istruzione, divenendo un centro di studi di matematica, medicina e astrologia. I kassiti mantennero il controllo della città per più di quattrocento anni prima di lasciare il passo ad altri conquistatori.

Durante l'ultima parte del dominio assiro, sotto il governo del re Sennacherib, Babilonia si trovava in uno stato costante di fermento e ribellione. Sennacherib ritenne che l'unico modo di porre fine a questa situazione fosse raderla al suolo. Così la città fu data alle fiamme, le mura abbattute, i palazzi e i templi distrutti. I figli di Sennacherib, sbalorditi dalle sue azioni, lo uccisero e aiutarono la ricostruzione della città.

Il re caldeo Nabopolassar cominciò la ricostruzione nel 612 a.C. attraverso qualche alleanza, ma fu il figlio, Nabucodonosor II, a fare di Babilonia una delle meraviglie più splendenti del mondo antico. Con un grande sforzo artistico e architettonico, Nabucodonosor costruì la ziqqurat Etemenanki e la Porta di Ishtar. Si racconta che abbia anche commissionato la realizzazione dei famosi Giardini Pensili per la moglie, ma la loro posizione non è mai stata confermata.

Come molte altre nazioni, intorno al 500 a.C. anche Babilonia cadde sotto il dominio della Persia di Ciro il Grande. Sotto Ciro II e successivamente Dario I divenne capitale della IX satrapia, o provincia, nonché capitale amministrativa dell'impero persiano. Ancora una volta divenne una città che attirava artisti e studiosi. Per duecento anni continuò a prosperare. Col tempo, tuttavia, la città arrivò a ribellarsi, in particolare dopo un aumento della tassazione non giustificato da alcun miglioramento infrastrutturale.

Babilonia fu conquistata da Alessandro Magno, che la elevò nuovamente alle massime altezze della ricchezza e della conoscenza. Per dodici anni, l'eco della grandezza passata risuonò nuovamente nella regione. In seguito alla morte di Alessandro e alla sconsiderata divisione dei territori dell'impero fra i suoi molti generali, unita al trasferimento forzato di una parte della popolazione, la città-stato cadde per l'ennesima volta nell'irrilevanza commerciale.

Nonostante il ciclo di conquista, distruzione e ricostruzione, Babilonia rimane fermamente impressa nella nostra memoria storica grazie ai suoi periodi di splendore accademico e architettonico. Non è certo che la città abbia mai ospitato i Giardini Pensili, ma Babilonia vanta in ogni caso delle vere e proprie meraviglie architettoniche. Nonostante i molti saccheggi, non fu mai rasa al suolo e seminata col sale: al contrario, chi più chi meno, tutti i suoi conquistatori ne conservarono alcuni aspetti. Ancora oggi, nell'odierno Iraq, nel sito antico è possibile trovare frammenti della Porta di Ishtar, tavolette e persino pavimenti, oggetti in attesa di essere portati alla luce e, chissà, ricostruiti.
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