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Leader

Vietnam
Abilità esclusiva

Delta del Fiume dei Nove Draghi

I distretti specializzati terrestri possono essere costruiti solo in caselle di bosco, foresta pluviale o palude. Ogni edificio in una casella che presenta tali caratteristiche riceve i seguenti bonus alle rese: +1 Cultura nei boschi, +1 Scienza nelle foreste pluviali e +1 Produzione nelle paludi. L'acquisizione del Progresso civico Fiere Medievali rende possibile piantare nuovi boschi.

Contesto storico
Il Vietnam è uno dei paesi più antichi del sud-est asiatico: la sua storia è segnata dalla costante lotta per l'indipendenza e dalla resistenza all'occupazione straniera da parte degli imperatori cinesi, delle potenze coloniali europee e persino degli Stati Uniti.

I primi abitanti (noti come "popolo Kinh") si insediarono nella zona del delta del Fiume Rosso e cominciarono a coltivare la terra e irrigare le risaie già intorno al 1200 a.C., durante la dinastia Hồng Bàng. Secondo la leggenda, Lac Long Quan insegnò ai primi contadini vietnamiti a coltivare il riso: nel giro di sei secoli avevano imparato a sfruttare i corsi d'acqua per costruire sistemi di irrigazione, canali e dighe. La coltivazione dei cereali spinge le persone a raggrupparsi e l'urbanizzazione stimola lo sviluppo dell'artigianato e dei mestieri. In Vietnam questo portò allo sviluppo della produzione di ricche sete, oggetti in rame, attrezzi e armi di bronzo. Particolarmente notevoli, tra gli oggetti che risalgono a questo periodo, sono i tamburi di bronzo di Đông Sơn.

Ma dove c'è la prosperità arriva presto la guerra. Sin dall'inizio il Vietnam ebbe un rapporto molto complicato con le varie dinastie del suo vicino più a nord, la Cina. Il popolo vietnamita adottò il confucianesimo e il buddhismo Mahayana (in contrasto con il buddhismo Theravada diffuso nei vicini Laos e Cambogia), i caratteri cinesi, le linee guida cinesi per l'amministrazione dei territori e (per la gioia degli storici) l'uso cinese di conservare accurati registri scritti. I rapporti tra le due nazioni, però, non si esaurirono nell'ambito degli scambi culturali: a un certo punto scesero in campo gli eserciti.

Triệu Đà, o Zhao Tuo, era un generale cinese che aveva conquistato il Vietnam settentrionale. Quando la dinastia cinese Qin si dissolse, decise che sarebbe diventato egli stesso imperatore e fondò il regno di Nanyue (o Nam Việt) nei territori che oggi si estendono tra la Cina meridionale e il nord del Vietnam. Triệu Đà fu un imperatore vietnamita o cinese? Questa è una difficile domanda dalle profonde implicazioni politiche. Dirimere la questione, comunque, è compito degli storici: per quanto riguarda le ambizioni imperiali di Zhao Tu, queste ebbero fine quando la dinastia Han sconfisse Nanyue e incorporò il Vietnam nella Cina. Qualsiasi cosa fosse stato Triệu Đà, ora non lo era più.

Questo fu il primo (ma certamente non l'ultimo) periodo in cui il Vietnam dovette resistere a un'occupazione. Le leggi cinesi, specialmente quelle che limitavano i diritti delle donne, non si adattavano per nulla al popolo vietnamita, che aveva incorporato da tempo nella sua cultura le tradizioni matriarcali del sud-est asiatico. Perciò non sorprende che furono le donne a guidare la ribellione: nel 40 d.C. le sorelle Trưng affrontarono il governatore di Han, Su Dung. La loro rivolta ebbe successo, portando alla conquista di sessantacinque stati sotto la bandiera di uno stato vietnamita indipendente. La più anziana delle sorelle, Trưng Trắc, fu incoronata regina e le sorelle conservarono il potere per due anni prima che l'imperatore Guangwu decise che ne aveva abbastanza e inviò un esercito per riprendersi il paese e la testa delle Trưng. Ma non le ottenne mai: sconfitte, le sorelle preferirono suicidarsi anziché essere catturate e umiliate dal nemico.

Ma le rivolte non erano finite. Nel 225 d.C. Triệu Thị Trinh, nota anche come "Dama Triệu" o Bà Triệu, si mise alla testa di una nuova ribellione. Alla fine fu sconfitta, ma come nel caso delle sorelle Trưng lasciò un segno profondo. Le rivolte si susseguirono con leader come Lý Bôn, sebbene il Vietnam fosse destinato a non riconquistare l'indipendenza fino al 938 d.C. Anche sotto l'occupazione, comunque, nel corso del primo millennio d.C. il paese fiorì, tanto che nei siti locali gli archeologi hanno ritrovato oggetti provenienti addirittura da Roma.

Il Vietnam ottenne l'indipendenza dopo la decisiva battaglia di Bạch Đằng, nel 938 d.C., ma la sua situazione era molto precaria. Dopo vent'anni di guerra civile, Đinh Bộ Lĩnh fondò la dinastia Đinh. Il paese fu ribattezzato Đại Cồ Việt, o "Grande terra di Viet". Il nuovo governo promulgò leggi stringenti e lavorò per formare alleanze con le famiglie più importanti, ma dopo solo otto anni il re e il principe ereditario furono entrambi assassinati. La Cina della dinastia Song, che assisteva interessata allo svolgersi degli eventi, decise che era il momento buono per approfittare della situazione e invadere il paese. Anziché mettere sul trono il figlio di sei anni del re ucciso, Lê Đại Hành sposò sua madre e prese il potere, dando origine alla prima dinastia Lê. Grazie alle sue tattiche sagaci riuscì a ottenere la vittoria: i resoconti di parte cinese non specificano i dettagli, ma sappiamo che la sconfitta fu così umiliante da portare all'esecuzione di tutti i comandanti e i generali responsabili. A questo punto la Cina si ritirò dalla regione (almeno per il momento), anche se questo probabilmente fu dovuto a un accordo secondo il quale il Vietnam le avrebbe pagato un tributo. Perché prendersi la briga di gestire un'occupazione quando si può ricevere un pagamento regolare?

Il paese sarebbe rimasto indipendente per quasi cinquecento anni, durante i quali estese i suoi territori lungo la costa dalla valle del Fiume Rosso (nella regione di Hanoi) verso il delta del Mekong. Questo comportò una serie di guerre e di conquiste alle spese di altri gruppi etnici, tra cui Cham e Khmer (cambogiani): in effetti, nel delta del Mekong ancora oggi ci sono molti abitanti di etnia Khmer, che praticano una versione personale del buddhismo e parlano cambogiano!

La dinastia Lý che seguì a questa fase di espansione verso sud gettò le basi del Vietnam moderno. Fu un periodo di prosperità che durò quattrocento anni, durante i quali il paese rivolse il suo sguardo agli affari interni. La dinastia Lý voleva che l'economia fiorisse e a questo scopo cominciò a investire sulla popolazione, per esempio attraverso l'istituzione del Quốc Tử Giám o "Tempio della Letteratura". L'istruzione non era limitata alla nobiltà; secondo il sistema meritocratico confuciano, che si estendeva dal Vietnam alla Cina e dalla Corea al Giappone, la gente comune poteva sostenere degli esami per ottenere una posizione e fare carriera all'interno del governo. Il sistema, inoltre, non era aperto solo agli uomini: anzi, le procedure di tassazione furono riorganizzate e le riscossioni affidate alle donne. Durante la dinastia Lý la religione acquisì un ruolo importante, in particolare buddhismo, confucianesimo e taoismo.

Questo, comunque, non fu un periodo privo di conflitti. Mentre la dinastia Lý lasciava il posto alla Trần, il Vietnam dovette affrontare l'avanzata dei mongoli e le (ennesime) invasioni cinesi, oltre a una ribellione del popolo Cham già sottomesso. Queste guerre, unite al declino della reputazione dei governanti Trần, lasciarono il paese vulnerabile ai tradimenti. All'inizio del XV secolo il generale Hồ Quý Ly si impadronì del trono e promulgò una serie di ardite riforme progressiste che non piacquero ai signori feudali. Questi si rivolsero alla dinastia cinese Ming affinché li aiutasse a ripristinare la dinastia Trần, al che la Cina nel 1407 si riprese il Vietnam. Il paese fu ancora una volta sottoposto alla legge cinese e obbligato ad assimilarne la cultura, e di nuovo resistette. La ribellione fu guidata da un ricco agricoltore di nome Lê Lợi, che alla fine ebbe successo dando vita alla seconda dinastia Lê (a cui seguirono Tây Sơn e Nguyễn: questa dinastia divenne così popolare che migliaia di famiglie cambiarono nome per adottarlo, tanto che oggi è il cognome vietnamita di gran lunga più diffuso!). La dinastia Lê fu influenzata dall'ideologia confuciana, che portò all'introduzione di nuove leggi più progressiste. Ancora una volta la precedenza venne data all'istruzione e all'espansione.

Quando nel Settecento gli europei fecero la loro comparsa sulla scena, i loro sforzi di diffondere il cristianesimo vennero visti da molti come un attacco diretto alle basi della civiltà vietnamita. In questo i nativi non avevano torto: la religione fu effettivamente il pretesto per l'occupazione coloniale del Vietnam. L'esecuzione dei missionari francesi scatenò l'invasione del Vietnam meridionale da parte della Francia (aiutata dalla Spagna), che una volta conquistati i territori non se ne andò più. Anzi, continuò ad avanzare, tanto che nel 1887 i francesi controllavano tutto il Vietnam, la Cambogia e il Laos.

L'Indocina francese era costantemente in guerra. La Francia combatteva col Siam per il controllo del Laos, e quando non stava affrontando il Siam doveva vedersela con i ribelli vietnamiti. Proprio quando l'ultima rivolta era stata sedata, scoppiò la Seconda guerra mondiale.

A questo punto entrò in scena un'altra figura fondamentale della storia vietnamita: Hồ Chí Minh. Hồ aveva studiato in Francia dopo aver passato la gioventù a svolgere duri lavori manuali in Inghilterra e negli Stati Uniti ed era un astuto politico. Così cominciò a simpatizzare con rivoluzionari di ogni estrazione: francesi, americani e russi. Durante la Seconda guerra mondiale tornò in Vietnam per combattere contro i giapponesi che occupavano il paese e le forze francesi di Vichy. Dopo la guerra Hồ lesse la Dichiarazione di Indipendenza vietnamita, che comincia con una frase piuttosto familiare: "Tutti gli uomini sono stati creati uguali; essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili; fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità". Hồ Chí Minh, che aveva ricevuto supporto dagli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale nella sua lotta contro le potenze dell'Asse, per un breve periodo credette realmente che gli USA avrebbero supportato l'indipendenza del Vietnam dalla Francia. In questo si sbagliava: il supporto fornito dagli americani all'occupazione coloniale francese spinse il movimento Việt Minh, con base ad Hanoi, sempre più vicino all'Unione Sovietica. Alla fine, nel 1954, le forze vietnamite sconfissero quelle francesi nella battaglia di Diên Biên Phu e posero fine all'occupazione.

Ma alla fine della guerra il Vietnam era diviso tra un nord che si appoggiava all'Unione Sovietica e un sud vicino agli Stati Uniti. Dopo l'indipendenza questa divisione portò quasi immediatamente alla guerra aperta, con un conflitto che gli USA chiamano Guerra del Vietnam, i vietnamiti "Guerra americana". Le forze del Vietnam settentrionale guidate da Hồ emersero vittoriose e fu stabilita la Repubblica socialista del Vietnam, che esiste tuttora. Immediatamente dopo la fine della guerra, però, ne scoppiò un'altra: il Vietnam invase la Cambogia nel tentativo di rovesciare il sanguinoso regime dei Khmer Rossi. Ma questi ultimi erano alleati della Cina, così questa guerra scatenò l'ennesima invasione cinese nel 1979. Dopo quasi un secolo di guerra costante i vietnamiti diedero prova ancora una volta di un'incredibile resistenza e riuscirono a respingere in qualche modo le forze cinesi.
PortraitSquare
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Tratti caratteristici

Leader
icon_leader_default
Bà Triệu
Unità speciali
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Voi Chiến
Infrastruttura speciale
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Thành

Geografia & Dati sociali

Posizione
Sud-est asiatico
Dimensioni
331.210 kmq
Popolazione
98.721.275 nel 2020
Capitale
Hanoi (Hà Nội)
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Bà Triệu
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Voi Chiến
Infrastruttura speciale
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Thành

Geografia & Dati sociali

Posizione
Sud-est asiatico
Dimensioni
331.210 kmq
Popolazione
98.721.275 nel 2020
Capitale
Hanoi (Hà Nội)
Abilità esclusiva

Delta del Fiume dei Nove Draghi

I distretti specializzati terrestri possono essere costruiti solo in caselle di bosco, foresta pluviale o palude. Ogni edificio in una casella che presenta tali caratteristiche riceve i seguenti bonus alle rese: +1 Cultura nei boschi, +1 Scienza nelle foreste pluviali e +1 Produzione nelle paludi. L'acquisizione del Progresso civico Fiere Medievali rende possibile piantare nuovi boschi.

Contesto storico
Il Vietnam è uno dei paesi più antichi del sud-est asiatico: la sua storia è segnata dalla costante lotta per l'indipendenza e dalla resistenza all'occupazione straniera da parte degli imperatori cinesi, delle potenze coloniali europee e persino degli Stati Uniti.

I primi abitanti (noti come "popolo Kinh") si insediarono nella zona del delta del Fiume Rosso e cominciarono a coltivare la terra e irrigare le risaie già intorno al 1200 a.C., durante la dinastia Hồng Bàng. Secondo la leggenda, Lac Long Quan insegnò ai primi contadini vietnamiti a coltivare il riso: nel giro di sei secoli avevano imparato a sfruttare i corsi d'acqua per costruire sistemi di irrigazione, canali e dighe. La coltivazione dei cereali spinge le persone a raggrupparsi e l'urbanizzazione stimola lo sviluppo dell'artigianato e dei mestieri. In Vietnam questo portò allo sviluppo della produzione di ricche sete, oggetti in rame, attrezzi e armi di bronzo. Particolarmente notevoli, tra gli oggetti che risalgono a questo periodo, sono i tamburi di bronzo di Đông Sơn.

Ma dove c'è la prosperità arriva presto la guerra. Sin dall'inizio il Vietnam ebbe un rapporto molto complicato con le varie dinastie del suo vicino più a nord, la Cina. Il popolo vietnamita adottò il confucianesimo e il buddhismo Mahayana (in contrasto con il buddhismo Theravada diffuso nei vicini Laos e Cambogia), i caratteri cinesi, le linee guida cinesi per l'amministrazione dei territori e (per la gioia degli storici) l'uso cinese di conservare accurati registri scritti. I rapporti tra le due nazioni, però, non si esaurirono nell'ambito degli scambi culturali: a un certo punto scesero in campo gli eserciti.

Triệu Đà, o Zhao Tuo, era un generale cinese che aveva conquistato il Vietnam settentrionale. Quando la dinastia cinese Qin si dissolse, decise che sarebbe diventato egli stesso imperatore e fondò il regno di Nanyue (o Nam Việt) nei territori che oggi si estendono tra la Cina meridionale e il nord del Vietnam. Triệu Đà fu un imperatore vietnamita o cinese? Questa è una difficile domanda dalle profonde implicazioni politiche. Dirimere la questione, comunque, è compito degli storici: per quanto riguarda le ambizioni imperiali di Zhao Tu, queste ebbero fine quando la dinastia Han sconfisse Nanyue e incorporò il Vietnam nella Cina. Qualsiasi cosa fosse stato Triệu Đà, ora non lo era più.

Questo fu il primo (ma certamente non l'ultimo) periodo in cui il Vietnam dovette resistere a un'occupazione. Le leggi cinesi, specialmente quelle che limitavano i diritti delle donne, non si adattavano per nulla al popolo vietnamita, che aveva incorporato da tempo nella sua cultura le tradizioni matriarcali del sud-est asiatico. Perciò non sorprende che furono le donne a guidare la ribellione: nel 40 d.C. le sorelle Trưng affrontarono il governatore di Han, Su Dung. La loro rivolta ebbe successo, portando alla conquista di sessantacinque stati sotto la bandiera di uno stato vietnamita indipendente. La più anziana delle sorelle, Trưng Trắc, fu incoronata regina e le sorelle conservarono il potere per due anni prima che l'imperatore Guangwu decise che ne aveva abbastanza e inviò un esercito per riprendersi il paese e la testa delle Trưng. Ma non le ottenne mai: sconfitte, le sorelle preferirono suicidarsi anziché essere catturate e umiliate dal nemico.

Ma le rivolte non erano finite. Nel 225 d.C. Triệu Thị Trinh, nota anche come "Dama Triệu" o Bà Triệu, si mise alla testa di una nuova ribellione. Alla fine fu sconfitta, ma come nel caso delle sorelle Trưng lasciò un segno profondo. Le rivolte si susseguirono con leader come Lý Bôn, sebbene il Vietnam fosse destinato a non riconquistare l'indipendenza fino al 938 d.C. Anche sotto l'occupazione, comunque, nel corso del primo millennio d.C. il paese fiorì, tanto che nei siti locali gli archeologi hanno ritrovato oggetti provenienti addirittura da Roma.

Il Vietnam ottenne l'indipendenza dopo la decisiva battaglia di Bạch Đằng, nel 938 d.C., ma la sua situazione era molto precaria. Dopo vent'anni di guerra civile, Đinh Bộ Lĩnh fondò la dinastia Đinh. Il paese fu ribattezzato Đại Cồ Việt, o "Grande terra di Viet". Il nuovo governo promulgò leggi stringenti e lavorò per formare alleanze con le famiglie più importanti, ma dopo solo otto anni il re e il principe ereditario furono entrambi assassinati. La Cina della dinastia Song, che assisteva interessata allo svolgersi degli eventi, decise che era il momento buono per approfittare della situazione e invadere il paese. Anziché mettere sul trono il figlio di sei anni del re ucciso, Lê Đại Hành sposò sua madre e prese il potere, dando origine alla prima dinastia Lê. Grazie alle sue tattiche sagaci riuscì a ottenere la vittoria: i resoconti di parte cinese non specificano i dettagli, ma sappiamo che la sconfitta fu così umiliante da portare all'esecuzione di tutti i comandanti e i generali responsabili. A questo punto la Cina si ritirò dalla regione (almeno per il momento), anche se questo probabilmente fu dovuto a un accordo secondo il quale il Vietnam le avrebbe pagato un tributo. Perché prendersi la briga di gestire un'occupazione quando si può ricevere un pagamento regolare?

Il paese sarebbe rimasto indipendente per quasi cinquecento anni, durante i quali estese i suoi territori lungo la costa dalla valle del Fiume Rosso (nella regione di Hanoi) verso il delta del Mekong. Questo comportò una serie di guerre e di conquiste alle spese di altri gruppi etnici, tra cui Cham e Khmer (cambogiani): in effetti, nel delta del Mekong ancora oggi ci sono molti abitanti di etnia Khmer, che praticano una versione personale del buddhismo e parlano cambogiano!

La dinastia Lý che seguì a questa fase di espansione verso sud gettò le basi del Vietnam moderno. Fu un periodo di prosperità che durò quattrocento anni, durante i quali il paese rivolse il suo sguardo agli affari interni. La dinastia Lý voleva che l'economia fiorisse e a questo scopo cominciò a investire sulla popolazione, per esempio attraverso l'istituzione del Quốc Tử Giám o "Tempio della Letteratura". L'istruzione non era limitata alla nobiltà; secondo il sistema meritocratico confuciano, che si estendeva dal Vietnam alla Cina e dalla Corea al Giappone, la gente comune poteva sostenere degli esami per ottenere una posizione e fare carriera all'interno del governo. Il sistema, inoltre, non era aperto solo agli uomini: anzi, le procedure di tassazione furono riorganizzate e le riscossioni affidate alle donne. Durante la dinastia Lý la religione acquisì un ruolo importante, in particolare buddhismo, confucianesimo e taoismo.

Questo, comunque, non fu un periodo privo di conflitti. Mentre la dinastia Lý lasciava il posto alla Trần, il Vietnam dovette affrontare l'avanzata dei mongoli e le (ennesime) invasioni cinesi, oltre a una ribellione del popolo Cham già sottomesso. Queste guerre, unite al declino della reputazione dei governanti Trần, lasciarono il paese vulnerabile ai tradimenti. All'inizio del XV secolo il generale Hồ Quý Ly si impadronì del trono e promulgò una serie di ardite riforme progressiste che non piacquero ai signori feudali. Questi si rivolsero alla dinastia cinese Ming affinché li aiutasse a ripristinare la dinastia Trần, al che la Cina nel 1407 si riprese il Vietnam. Il paese fu ancora una volta sottoposto alla legge cinese e obbligato ad assimilarne la cultura, e di nuovo resistette. La ribellione fu guidata da un ricco agricoltore di nome Lê Lợi, che alla fine ebbe successo dando vita alla seconda dinastia Lê (a cui seguirono Tây Sơn e Nguyễn: questa dinastia divenne così popolare che migliaia di famiglie cambiarono nome per adottarlo, tanto che oggi è il cognome vietnamita di gran lunga più diffuso!). La dinastia Lê fu influenzata dall'ideologia confuciana, che portò all'introduzione di nuove leggi più progressiste. Ancora una volta la precedenza venne data all'istruzione e all'espansione.

Quando nel Settecento gli europei fecero la loro comparsa sulla scena, i loro sforzi di diffondere il cristianesimo vennero visti da molti come un attacco diretto alle basi della civiltà vietnamita. In questo i nativi non avevano torto: la religione fu effettivamente il pretesto per l'occupazione coloniale del Vietnam. L'esecuzione dei missionari francesi scatenò l'invasione del Vietnam meridionale da parte della Francia (aiutata dalla Spagna), che una volta conquistati i territori non se ne andò più. Anzi, continuò ad avanzare, tanto che nel 1887 i francesi controllavano tutto il Vietnam, la Cambogia e il Laos.

L'Indocina francese era costantemente in guerra. La Francia combatteva col Siam per il controllo del Laos, e quando non stava affrontando il Siam doveva vedersela con i ribelli vietnamiti. Proprio quando l'ultima rivolta era stata sedata, scoppiò la Seconda guerra mondiale.

A questo punto entrò in scena un'altra figura fondamentale della storia vietnamita: Hồ Chí Minh. Hồ aveva studiato in Francia dopo aver passato la gioventù a svolgere duri lavori manuali in Inghilterra e negli Stati Uniti ed era un astuto politico. Così cominciò a simpatizzare con rivoluzionari di ogni estrazione: francesi, americani e russi. Durante la Seconda guerra mondiale tornò in Vietnam per combattere contro i giapponesi che occupavano il paese e le forze francesi di Vichy. Dopo la guerra Hồ lesse la Dichiarazione di Indipendenza vietnamita, che comincia con una frase piuttosto familiare: "Tutti gli uomini sono stati creati uguali; essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili; fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità". Hồ Chí Minh, che aveva ricevuto supporto dagli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale nella sua lotta contro le potenze dell'Asse, per un breve periodo credette realmente che gli USA avrebbero supportato l'indipendenza del Vietnam dalla Francia. In questo si sbagliava: il supporto fornito dagli americani all'occupazione coloniale francese spinse il movimento Việt Minh, con base ad Hanoi, sempre più vicino all'Unione Sovietica. Alla fine, nel 1954, le forze vietnamite sconfissero quelle francesi nella battaglia di Diên Biên Phu e posero fine all'occupazione.

Ma alla fine della guerra il Vietnam era diviso tra un nord che si appoggiava all'Unione Sovietica e un sud vicino agli Stati Uniti. Dopo l'indipendenza questa divisione portò quasi immediatamente alla guerra aperta, con un conflitto che gli USA chiamano Guerra del Vietnam, i vietnamiti "Guerra americana". Le forze del Vietnam settentrionale guidate da Hồ emersero vittoriose e fu stabilita la Repubblica socialista del Vietnam, che esiste tuttora. Immediatamente dopo la fine della guerra, però, ne scoppiò un'altra: il Vietnam invase la Cambogia nel tentativo di rovesciare il sanguinoso regime dei Khmer Rossi. Ma questi ultimi erano alleati della Cina, così questa guerra scatenò l'ennesima invasione cinese nel 1979. Dopo quasi un secolo di guerra costante i vietnamiti diedero prova ancora una volta di un'incredibile resistenza e riuscirono a respingere in qualche modo le forze cinesi.
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