Concetti
Civiltà principali
Leader
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Promozioni Unità
Grandi Personaggi
Tecnologie
Progressi civici
Governi e politiche
Religioni
Terreni e caratteristiche
Risorse
Rotte e miglioramenti

Introduzione

Abraham Lincoln

Alessandro

Amanitore

Ambiorix

Basilio II

Bà Triệu

Caterina de' Medici (la Magnifica)

Caterina de' Medici (Regina nera)

Ciro

Cleopatra (Egiziana)

Cleopatra (Tolemaica)

Edvige

Elisabetta I

Federico Barbarossa

Filippo II

Gandhi

Gilgamesh

Gitarja

Giulio Cesare

Gorgo

Hammurabi

Harald Hardrada (Konge)

Harald Hardrada (Variago)

Hojo Tokimune

Jayavarman VII

João III

John Curtin

Kublai Khan (Cina)

Ludovico II

Menelik II

Montezuma

Mvemba a Nzinga

Nadir Shah

Nzinga Mbande

Pedro II

Pericle

Pietro

Qin (Mandato divino)

Qin (Unificatore)

Ramses II

Saladino (Sultano)

Saladino (Visir)

Simón Bolívar

Teddy Roosevelt (l'Alce)

Teddy Roosevelt (Rough Rider)

Teodora

Tokugawa

Tomiri

Traiano

Vittoria (Età dell'impero)

Vittoria (Età del vapore)

Wac-Chanil-Ahau

Wu Zetian

Yongle

Abraham Lincoln
Abilità esclusiva

Proclama di Emancipazione

Le Zone industriali forniscono +2 Attrattiva. Ricevi un'unità da mischia gratuita quando costruisci una Zona industriale o uno dei suoi edifici. Questa unità gratuita non richiede risorse per la creazione o il mantenimento e riceve +5 alla Forza di combattimento.

Riepilogo
Abraham Lincoln vuole sfruttare l'industrializzazione per prevenire la disarmonia nella sua civiltà.
Approccio dettagliato
La scelta del governo è molto importante per Abraham Lincoln, grazie all'abilità Padri fondatori che fornisce slot jolly e Supporto diplomatico extra. Inoltre Lincoln deve scoprire presto l'Apprendistato e costruire Zone industriali in tutte le sue città per ricevere unità da mischia gratuite. Al contempo deve evitare l'Irrigazione e le Piantagioni per non ricevere i relativi malus. Verso la fine della partita, P-51 Mustang e Studio cinematografico possono dare l'ultimo impulso verso la vittoria.
Contesto storico
Abraham Lincoln è uno dei personaggi più famosi e immediatamente riconoscibili della storia americana. Fu presidente soltanto per quattro anni, ma durante questo periodo abolì la schiavitù (con un certo ritardo rispetto alle nazioni europee), condusse gli Stati Uniti alla vittoria nella guerra civile e li proiettò con successo nell'epoca industriale.

Lincoln era di origini umili. La sua era una famiglia poco abbiente di possidenti terrieri del Midwest, che si trovò in mezzo a due grandi fenomeni del tempo: l'espansione americana verso ovest, nei territori dei nativi, e la tensione fra gli agricoltori che utilizzavano schiavi (e che tendevano ad arricchirsi e consolidare i loro possedimenti in grandi latifondi) e quelli che lavoravano da soli le proprie terre. I Lincoln furono spinti sempre più a nord, verso l'Indiana, dove si dedicarono all'agricoltura e alla lavorazione del legno. Erano tempi duri: la madre morì quando Abraham era ancora giovane, tanto da considerarasi per lo più autodidatta. Dopo essere tornato dal servizio nella milizia contro i Sauk, studiò legge e cominciò a impegnarsi nella politica.

Lincoln, come conseguenza delle sue origini anti-monarchiche, mosse i primi passi nel partito Whig, che (perlomeno in America) aveva un orientamento in netto contrasto con il potere esecutivo. Negli Stati Uniti questo significava opporsi alla possibilità che figure come quella di Andrew Jackson potessero assegnare al governo poteri molto estesi. Gli USA stavano cambiando: la divisione principale non era più fra ricchi padroni di piantagioni in Virginia (come Washington o Jefferson) e parsimoniosi abitanti del New England di mentalità filosofica (come Franklin o Adams), quanto piuttosto fra capitalisti d'industria del Nord contrapposti a un Sud orientato sempre più verso un'agricoltura su larga scala sostenuta dal lavoro degli schiavi. Man mano che i Whig si trasformavano nel partito Repubblicano e si allineavano con gli interessi del Nord industrializzato contro il Sud, Lincoln ne diventò la voce più importante. Le sue idee invocavano una certa moderazione sul tema della schiavitù (una posizione che oggi sembra orribile, ma che ai tempi era piuttosto progressista), il protezionismo economico internazionale e il sostegno dell'industria interna. Tutte politiche che favorivano il libero capitale (quantomeno all'interno del paese e per i cittadini bianchi), l'industrializzazione e la ricchezza dei capitani d'impresa.

I proprietari terrieri bianchi del sud dipendevano dagli schiavi per restare al passo con la produzione industriale, l'agricoltura e il commercio globale. Tuttavia, la pratica della schiavitù era sempre più insostenibile (oltre a essere sempre stata riprovevole). Lincoln non fece mai mistero della propria opposizione alla schiavitù, anche se pensava di superarla attraverso il suo contenimento, non lo sradicamento. Anche quest'approccio moderato si rivelò inaccettabile per gli stati del Sud che interpretarono la sua elezione come il segno che il loro potere all'interno dell'Unione stesse irrevocabilmente scemando e che l'istituzione della schiavitù, e quindi la loro base economica, fosse a repentaglio. Così, subito dopo le elezioni, la Confederazione dichiarò la secessione.

Lincoln era un grande oratore, esperto di dibattiti, e come tale fu criticato per aver sottovalutato la gravità della situazione e non aver intrapreso azioni tempestive. Ma la sua abilità con le parole e la sua cautela avrebbero dato frutti successivamente. Nella guerra civile, il Sud aveva il vantaggio del territorio e possedeva un'élite ben istruita che poteva fornire generali e strateghi, ma in quasi tutti gli altri fattori era indietro rispetto al Nord. Gran parte della forza lavoro del Sud era composta da schiavi che difficilmente avrebbero lottato per conservare la propria condizione, così il Sud dovette lanciare delle campagne di propaganda per convincere i bianchi poveri senza terra a prendere le armi. Inoltre, le fabbriche del Sud erano nettamente arretrate rispetto a quelle del Nord e al Sud mancava il sostegno internazionale.

Ma c'era una possibilità di vittoria, per quanto remota. Le politiche di risentimento razziale erano ancora presenti a Nord; Lincoln sottovalutò il sentimento pro-schiavitù anche negli stati che non si separarono (per esempio nel Maryland), dove abbondarono rivolte e sabotaggi. Peggio ancora, molte potenze internazionali avrebbero voluto che il Sud rimanesse un produttore di materie prime agricole per alimentare la propria industria, soprattutto vista la propensione di Lincoln a proteggere il commercio americano applicando dazi verso l'estero. Lincoln arrivò ad intercettare gli inviati della Confederazione verso l'Inghilterra, ma saggiamente si comportò con moderazione, evitando così un incidente internazionale.

Le cose sarebbero potute andare diversamente: una potenza straniera avrebbe potuto intervenire, una rivolta di massa degli schiavi avrebbe potuto distruggere la Confederazione prima della guerra, o alternativamente, nel Nord una rivolta della fazione favorevole alla schiavitù avrebbe potuto sabotare l'industria degli Stati Uniti. Nessuna di queste cose accadde tuttavia, e così la macchina industriale del Nord piegò inesorabilmente la Confederazione.

Il tema chiave è proprio l'industria. In patria, Lincoln è rimasto famoso per aver stabilito un'amministrazione bancaria e un ministero dell'agricoltura, entrambe misure necessarie per dare un controllo centralizzato a una nazione in rapida espansione. Eppure quando pensiamo al tempo di Lincoln, immaginiamo fabbriche in crescita, l'afflusso di immigrati dall'Europa, la diffusione della ferrovia e soprattutto l'espansione di queste forze industriali a ovest, verso il West. Lincoln, dato il suo background, non aveva molta simpatia per i popoli indigeni del continente.

La vittoria di Lincoln e le riforme imposte al Sud sulla scia della guerra erano destinate a causare risentimento. Lincoln fu assassinato a Washington da John Wilkes Booth nel 1865, poco dopo la sua rielezione e solo pochi giorni dopo la fine della guerra. Booth credeva che l'assassinio avrebbe portato alla continuazione della guerra, ma non fu così. Il successore di Lincoln fu Andrew Johnson, un leader particolarmente inetto.
icon_leader_default
Finché esisterà, è dovere dell'uomo migliorare non solo la propria condizione ma quella di tutta l'umanità; io sono a favore di quelle soluzioni che procurano il massimo del bene al maggior numero di persone.

Tratti caratteristici

Civiltà
icon_civilization_america
America

Preferenze

Agende
Difensore dell'Unione
Apprezza le civiltà con lo stesso tipo di governo, non ama le civiltà che hanno un governo diverso e detesta le civiltà che hanno un governo diverso ma della stessa epoca del suo.
Religione
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Protestantesimo
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Finché esisterà, è dovere dell'uomo migliorare non solo la propria condizione ma quella di tutta l'umanità; io sono a favore di quelle soluzioni che procurano il massimo del bene al maggior numero di persone.

Tratti caratteristici

Civiltà
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America

Preferenze

Agende
Difensore dell'Unione
Apprezza le civiltà con lo stesso tipo di governo, non ama le civiltà che hanno un governo diverso e detesta le civiltà che hanno un governo diverso ma della stessa epoca del suo.
Religione
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Protestantesimo
Abilità esclusiva

Proclama di Emancipazione

Le Zone industriali forniscono +2 Attrattiva. Ricevi un'unità da mischia gratuita quando costruisci una Zona industriale o uno dei suoi edifici. Questa unità gratuita non richiede risorse per la creazione o il mantenimento e riceve +5 alla Forza di combattimento.

Riepilogo
Abraham Lincoln vuole sfruttare l'industrializzazione per prevenire la disarmonia nella sua civiltà.
Approccio dettagliato
La scelta del governo è molto importante per Abraham Lincoln, grazie all'abilità Padri fondatori che fornisce slot jolly e Supporto diplomatico extra. Inoltre Lincoln deve scoprire presto l'Apprendistato e costruire Zone industriali in tutte le sue città per ricevere unità da mischia gratuite. Al contempo deve evitare l'Irrigazione e le Piantagioni per non ricevere i relativi malus. Verso la fine della partita, P-51 Mustang e Studio cinematografico possono dare l'ultimo impulso verso la vittoria.
Contesto storico
Abraham Lincoln è uno dei personaggi più famosi e immediatamente riconoscibili della storia americana. Fu presidente soltanto per quattro anni, ma durante questo periodo abolì la schiavitù (con un certo ritardo rispetto alle nazioni europee), condusse gli Stati Uniti alla vittoria nella guerra civile e li proiettò con successo nell'epoca industriale.

Lincoln era di origini umili. La sua era una famiglia poco abbiente di possidenti terrieri del Midwest, che si trovò in mezzo a due grandi fenomeni del tempo: l'espansione americana verso ovest, nei territori dei nativi, e la tensione fra gli agricoltori che utilizzavano schiavi (e che tendevano ad arricchirsi e consolidare i loro possedimenti in grandi latifondi) e quelli che lavoravano da soli le proprie terre. I Lincoln furono spinti sempre più a nord, verso l'Indiana, dove si dedicarono all'agricoltura e alla lavorazione del legno. Erano tempi duri: la madre morì quando Abraham era ancora giovane, tanto da considerarasi per lo più autodidatta. Dopo essere tornato dal servizio nella milizia contro i Sauk, studiò legge e cominciò a impegnarsi nella politica.

Lincoln, come conseguenza delle sue origini anti-monarchiche, mosse i primi passi nel partito Whig, che (perlomeno in America) aveva un orientamento in netto contrasto con il potere esecutivo. Negli Stati Uniti questo significava opporsi alla possibilità che figure come quella di Andrew Jackson potessero assegnare al governo poteri molto estesi. Gli USA stavano cambiando: la divisione principale non era più fra ricchi padroni di piantagioni in Virginia (come Washington o Jefferson) e parsimoniosi abitanti del New England di mentalità filosofica (come Franklin o Adams), quanto piuttosto fra capitalisti d'industria del Nord contrapposti a un Sud orientato sempre più verso un'agricoltura su larga scala sostenuta dal lavoro degli schiavi. Man mano che i Whig si trasformavano nel partito Repubblicano e si allineavano con gli interessi del Nord industrializzato contro il Sud, Lincoln ne diventò la voce più importante. Le sue idee invocavano una certa moderazione sul tema della schiavitù (una posizione che oggi sembra orribile, ma che ai tempi era piuttosto progressista), il protezionismo economico internazionale e il sostegno dell'industria interna. Tutte politiche che favorivano il libero capitale (quantomeno all'interno del paese e per i cittadini bianchi), l'industrializzazione e la ricchezza dei capitani d'impresa.

I proprietari terrieri bianchi del sud dipendevano dagli schiavi per restare al passo con la produzione industriale, l'agricoltura e il commercio globale. Tuttavia, la pratica della schiavitù era sempre più insostenibile (oltre a essere sempre stata riprovevole). Lincoln non fece mai mistero della propria opposizione alla schiavitù, anche se pensava di superarla attraverso il suo contenimento, non lo sradicamento. Anche quest'approccio moderato si rivelò inaccettabile per gli stati del Sud che interpretarono la sua elezione come il segno che il loro potere all'interno dell'Unione stesse irrevocabilmente scemando e che l'istituzione della schiavitù, e quindi la loro base economica, fosse a repentaglio. Così, subito dopo le elezioni, la Confederazione dichiarò la secessione.

Lincoln era un grande oratore, esperto di dibattiti, e come tale fu criticato per aver sottovalutato la gravità della situazione e non aver intrapreso azioni tempestive. Ma la sua abilità con le parole e la sua cautela avrebbero dato frutti successivamente. Nella guerra civile, il Sud aveva il vantaggio del territorio e possedeva un'élite ben istruita che poteva fornire generali e strateghi, ma in quasi tutti gli altri fattori era indietro rispetto al Nord. Gran parte della forza lavoro del Sud era composta da schiavi che difficilmente avrebbero lottato per conservare la propria condizione, così il Sud dovette lanciare delle campagne di propaganda per convincere i bianchi poveri senza terra a prendere le armi. Inoltre, le fabbriche del Sud erano nettamente arretrate rispetto a quelle del Nord e al Sud mancava il sostegno internazionale.

Ma c'era una possibilità di vittoria, per quanto remota. Le politiche di risentimento razziale erano ancora presenti a Nord; Lincoln sottovalutò il sentimento pro-schiavitù anche negli stati che non si separarono (per esempio nel Maryland), dove abbondarono rivolte e sabotaggi. Peggio ancora, molte potenze internazionali avrebbero voluto che il Sud rimanesse un produttore di materie prime agricole per alimentare la propria industria, soprattutto vista la propensione di Lincoln a proteggere il commercio americano applicando dazi verso l'estero. Lincoln arrivò ad intercettare gli inviati della Confederazione verso l'Inghilterra, ma saggiamente si comportò con moderazione, evitando così un incidente internazionale.

Le cose sarebbero potute andare diversamente: una potenza straniera avrebbe potuto intervenire, una rivolta di massa degli schiavi avrebbe potuto distruggere la Confederazione prima della guerra, o alternativamente, nel Nord una rivolta della fazione favorevole alla schiavitù avrebbe potuto sabotare l'industria degli Stati Uniti. Nessuna di queste cose accadde tuttavia, e così la macchina industriale del Nord piegò inesorabilmente la Confederazione.

Il tema chiave è proprio l'industria. In patria, Lincoln è rimasto famoso per aver stabilito un'amministrazione bancaria e un ministero dell'agricoltura, entrambe misure necessarie per dare un controllo centralizzato a una nazione in rapida espansione. Eppure quando pensiamo al tempo di Lincoln, immaginiamo fabbriche in crescita, l'afflusso di immigrati dall'Europa, la diffusione della ferrovia e soprattutto l'espansione di queste forze industriali a ovest, verso il West. Lincoln, dato il suo background, non aveva molta simpatia per i popoli indigeni del continente.

La vittoria di Lincoln e le riforme imposte al Sud sulla scia della guerra erano destinate a causare risentimento. Lincoln fu assassinato a Washington da John Wilkes Booth nel 1865, poco dopo la sua rielezione e solo pochi giorni dopo la fine della guerra. Booth credeva che l'assassinio avrebbe portato alla continuazione della guerra, ma non fu così. Il successore di Lincoln fu Andrew Johnson, un leader particolarmente inetto.
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