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Giovanni de' Medici
Contesto storico
Anche la dinastie più ricche e potenti devono cominciare da qualche parte, e i Medici ebbero origine con Giovanni di Bicci, fondatore della fortuna di famiglia. In seguito i Medici avrebbero ottenuto il papato, generato schiere di figli, condotto eserciti, sposato teste coronate, fatto orge in Vaticano eccetera, ma il primo Giovanni nacque in una famiglia seria e sobria di classe media. Nato nel 1360 a Firenze, Giovanni non ebbe molta scelta (le opzioni erano limitate al commercio o alla religione), così andò a lavorare per lo zio Vieri, un banchiere. Mostrando una notevole capacità di "cavar sangue dalle rape", come si suol dire, Giovanni fece rapidamente carriera da apprendista a impiegato, da agente a socio di minoranza. Nel 1385 divenne responsabile della filiale romana della banca.

Quando il vecchio Vieri andò in pensione, nel 1393, Giovanni assunse il controllo dell'intera attività. Nel 1397 trasferì i suoi uffici principali di nuovo a Firenze, mantenendo però l'attività di prestiti a Roma, dove più volte (e grazie a varie bustarelle) andò in soccorso della banca papale. Ben presto stabilì filiali in altre città, in Italia e all'estero, diventando così ricco che durante il Concilio di Costanza, nel 1415, i Medici monopolizzarono interamente le transazioni finanziarie italiane. Intanto Giovanni, reso esperto da tutto il lavoro svolto da giovane, stabilì procedure di contabilità standardizzate, diversificò gli affari (occupandosi anche di agricoltura ed estrazione mineraria), regolò i tassi usurari eccetera.

Nel frattempo la sua influenza cresceva enormemente. Dal 1402 in poi fu eletto più volte priore dell'Arte del Cambio (la gilda italiana dei banchieri). Inoltre per un certo periodo fu direttore generale della Camera Apostolica, la tesoreria papale... una posizione oltremodo remunerativa. Giovanni di Bicci de' Medici morì nel febbraio del 1429 e fu seppellito in un sarcofago di marmo commissionato al grande Donatello.
Abilità esclusiva

Effetto attivato (1 carica)

Costruisce istantaneamente una Banca e un Mercato in questo distretto. Questa Banca ottiene 2 slot Capolavoro in grado di contenere qualsiasi cosa.

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Tratti caratteristici

Epoca rinascimentale
Grandi Mercanti
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Contesto storico
Anche la dinastie più ricche e potenti devono cominciare da qualche parte, e i Medici ebbero origine con Giovanni di Bicci, fondatore della fortuna di famiglia. In seguito i Medici avrebbero ottenuto il papato, generato schiere di figli, condotto eserciti, sposato teste coronate, fatto orge in Vaticano eccetera, ma il primo Giovanni nacque in una famiglia seria e sobria di classe media. Nato nel 1360 a Firenze, Giovanni non ebbe molta scelta (le opzioni erano limitate al commercio o alla religione), così andò a lavorare per lo zio Vieri, un banchiere. Mostrando una notevole capacità di "cavar sangue dalle rape", come si suol dire, Giovanni fece rapidamente carriera da apprendista a impiegato, da agente a socio di minoranza. Nel 1385 divenne responsabile della filiale romana della banca.

Quando il vecchio Vieri andò in pensione, nel 1393, Giovanni assunse il controllo dell'intera attività. Nel 1397 trasferì i suoi uffici principali di nuovo a Firenze, mantenendo però l'attività di prestiti a Roma, dove più volte (e grazie a varie bustarelle) andò in soccorso della banca papale. Ben presto stabilì filiali in altre città, in Italia e all'estero, diventando così ricco che durante il Concilio di Costanza, nel 1415, i Medici monopolizzarono interamente le transazioni finanziarie italiane. Intanto Giovanni, reso esperto da tutto il lavoro svolto da giovane, stabilì procedure di contabilità standardizzate, diversificò gli affari (occupandosi anche di agricoltura ed estrazione mineraria), regolò i tassi usurari eccetera.

Nel frattempo la sua influenza cresceva enormemente. Dal 1402 in poi fu eletto più volte priore dell'Arte del Cambio (la gilda italiana dei banchieri). Inoltre per un certo periodo fu direttore generale della Camera Apostolica, la tesoreria papale... una posizione oltremodo remunerativa. Giovanni di Bicci de' Medici morì nel febbraio del 1429 e fu seppellito in un sarcofago di marmo commissionato al grande Donatello.

Tratti caratteristici

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