Prima unità Bombardiere, disponibile in epoca atomica.
Contesto storico
È facile divertirsi a distruggere cose dall'alto, soprattutto se si è in grado di non pagarne le conseguenze... come un ragazzino che distrugge un formicaio. I primi tentativi di utilizzare dirigibili e zeppelin come bombardieri risalgono alla Prima guerra mondiale, ma questi mezzi avevano un difetto difficile da ignorare: la tendenza a esplodere se colpiti da un proiettile. Ancora prima della guerra, infatti, molti produttori avevano cominciato a lavorare alla creazione di velivoli in grado di trasportare carichi esplosivi per colpire il nemico nei suoi punti nevralgici; i primi due aeroplani costruiti a questo unico scopo furono il modello italiano Caproni e quello britannico Bristol, prodotti entrambi nel 1913. Durante la Prima guerra mondiale i bombardieri furono utilizzati per assalti tattici (in battaglia) e strategici (sulle città) in tutti i fronti. Nel periodo tra le due guerre i goffi biplani furono sostituiti da monoplani più veloci, resistenti, meglio armati e in grado di coprire distanze maggiori. Entrambi i fronti potevano ora utilizzarli come armi "di terrore", coinvolgendo i civili negli scontri come durante il "blitz" tedesco su Londra o i bombardamenti americani delle città del Giappone. Il culmine fu raggiunto quando due famosi bombardieri lanciarono le prime due bombe atomiche.
Prima unità Bombardiere, disponibile in epoca atomica.
Contesto storico
È facile divertirsi a distruggere cose dall'alto, soprattutto se si è in grado di non pagarne le conseguenze... come un ragazzino che distrugge un formicaio. I primi tentativi di utilizzare dirigibili e zeppelin come bombardieri risalgono alla Prima guerra mondiale, ma questi mezzi avevano un difetto difficile da ignorare: la tendenza a esplodere se colpiti da un proiettile. Ancora prima della guerra, infatti, molti produttori avevano cominciato a lavorare alla creazione di velivoli in grado di trasportare carichi esplosivi per colpire il nemico nei suoi punti nevralgici; i primi due aeroplani costruiti a questo unico scopo furono il modello italiano Caproni e quello britannico Bristol, prodotti entrambi nel 1913. Durante la Prima guerra mondiale i bombardieri furono utilizzati per assalti tattici (in battaglia) e strategici (sulle città) in tutti i fronti. Nel periodo tra le due guerre i goffi biplani furono sostituiti da monoplani più veloci, resistenti, meglio armati e in grado di coprire distanze maggiori. Entrambi i fronti potevano ora utilizzarli come armi "di terrore", coinvolgendo i civili negli scontri come durante il "blitz" tedesco su Londra o i bombardamenti americani delle città del Giappone. Il culmine fu raggiunto quando due famosi bombardieri lanciarono le prime due bombe atomiche.