Concetti
Civiltà/leader
Città-stato
Distretti
Edifici
Meraviglie e Progetti
Unità
Promozioni Unità
Grandi Personaggi
Tecnologie
Progressi civici
Governi e politiche
Religioni
Terreni e caratteristiche
Risorse
Rotte e miglioramenti
Governatori
Momenti storici

Introduzione

Comandante General

Grandi Ammiragli

Grandi Artisti

Grandi Generali

Grandi Ingegneri

Grandi Mercanti

Adam Smith

Colaeus

Estée Lauder

Giovanni de' Medici

Helena Rubinstein

Ibn Fadlan

Irene d'Atene

Jakob Fugger

Jamsetji Tata

John D. Rockefeller

John Jacob Astor

John Spilsbury

Levi Strauss

Marco Licinio Crasso

Marco Polo

Mary Katherine Goddard

Masaru Ibuka

Melitta Bentz

Piero de' Bardi

Raja Todar Mal

Sarah Breedlove

Stamford Raffles

Zhang Qian

Zhou Daguan

Grandi Musicisti

Grandi Profeti

Grandi Scienziati

Grandi Scrittori

Piero de' Bardi
Contesto storico
La Compagnia dei Bardi, con base a Firenze, fu una delle famiglie di banchieri e mercanti più potenti del Rinascimento. Sotto la guida del patriarca Piero (così chiamato in onore del fondatore della dinastia), i Bardi avrebbero stabilito sedi distaccate in Inghilterra, Francia, Spagna e nel resto d'Europa. L'abitudine di prestare denaro ai re diede loro un grande potere politico: anche negli anni del declino, nel XIV secolo, la famiglia ebbe un ruolo importante nei finanziamenti dei primi viaggi verso il Nuovo Mondo, inclusi quelli di Cristoforo Colombo e di Giovanni Caboto.

La presenza dei Bardi nei documenti ufficiali risale al 1164, anno in cui l'imperatore Barbarossa assegnò la contea di Vernio al conte Alberto. La contessa Margherita, ultima della linea di Alberto, vendette Vernio al genero, Piero di Luca di Maso Bardi. Nel 1338, sotto la guida di Piero, i Bardi avevano aperto banche a Barcellona, Siviglia, Maiorca, Parigi, Nizza, Avignone, Marsiglia, Costantinopoli, Rodi, Cipro, Gerusalemme e persino a Londra e a Bruges. I Bardi fornivano delle "lettere di cambio" ai mercanti, sostanzialmente degli assegni con cui un debitore in una città poteva pagare un creditore che si trovava altrove. Senza questa sorta di contante portatile, il commercio sarebbe stato severamente limitato.

Piero e i suoi agirono anche come prestatori di denaro per le persone potenti ma povere. Questa era una pratica estremamente fruttuosa (i re pagano interessi molto alti), ma alla fine fu la rovina della Compagnia. Durante la guerra dei Cent'anni, poco dopo il 1340, Edoardo III d'Inghilterra prese in prestito dai Bardi 900.000 fiorini d'oro (la valuta più stabile e potente dell'epoca). Nel 1345 il re si rivelò prontamente inadempiente, portando la famiglia alla bancarotta e l'economia del Mediterraneo e di mezza Europa allo sconquasso (almeno fino all'ascesa dei Medici e dei Pazzi, un secolo dopo).
Abilità esclusiva

Effetto attivato (1 carica)

Guadagni 200 Oro.
Guadagni 1 Emissario.

PortraitSquare
icon_unit_great_merchant

Tratti caratteristici

Epoca medievale
Grandi Mercanti
PortraitSquare
icon_unit_great_merchant
Contesto storico
La Compagnia dei Bardi, con base a Firenze, fu una delle famiglie di banchieri e mercanti più potenti del Rinascimento. Sotto la guida del patriarca Piero (così chiamato in onore del fondatore della dinastia), i Bardi avrebbero stabilito sedi distaccate in Inghilterra, Francia, Spagna e nel resto d'Europa. L'abitudine di prestare denaro ai re diede loro un grande potere politico: anche negli anni del declino, nel XIV secolo, la famiglia ebbe un ruolo importante nei finanziamenti dei primi viaggi verso il Nuovo Mondo, inclusi quelli di Cristoforo Colombo e di Giovanni Caboto.

La presenza dei Bardi nei documenti ufficiali risale al 1164, anno in cui l'imperatore Barbarossa assegnò la contea di Vernio al conte Alberto. La contessa Margherita, ultima della linea di Alberto, vendette Vernio al genero, Piero di Luca di Maso Bardi. Nel 1338, sotto la guida di Piero, i Bardi avevano aperto banche a Barcellona, Siviglia, Maiorca, Parigi, Nizza, Avignone, Marsiglia, Costantinopoli, Rodi, Cipro, Gerusalemme e persino a Londra e a Bruges. I Bardi fornivano delle "lettere di cambio" ai mercanti, sostanzialmente degli assegni con cui un debitore in una città poteva pagare un creditore che si trovava altrove. Senza questa sorta di contante portatile, il commercio sarebbe stato severamente limitato.

Piero e i suoi agirono anche come prestatori di denaro per le persone potenti ma povere. Questa era una pratica estremamente fruttuosa (i re pagano interessi molto alti), ma alla fine fu la rovina della Compagnia. Durante la guerra dei Cent'anni, poco dopo il 1340, Edoardo III d'Inghilterra prese in prestito dai Bardi 900.000 fiorini d'oro (la valuta più stabile e potente dell'epoca). Nel 1345 il re si rivelò prontamente inadempiente, portando la famiglia alla bancarotta e l'economia del Mediterraneo e di mezza Europa allo sconquasso (almeno fino all'ascesa dei Medici e dei Pazzi, un secolo dopo).

Tratti caratteristici

Epoca medievale
Grandi Mercanti
Abilità esclusiva

Effetto attivato (1 carica)

Guadagni 200 Oro.
Guadagni 1 Emissario.

Lingua
Scegli l'insieme di regole
Get it on App StoreGet it on Google Play
Diritto d'autoreInformativa sulla Privacy