L'Islam, seconda religione al mondo per numero di fedeli, è basato sulla fede nell'esistenza di un unico Dio che manifesta la propria volontà tramite le parole dei profeti in Terra. Il più importante di questi, Maometto (570 - 632 d.C.), trascrisse le parole di Dio esperite durante le proprie visioni nel testo sacro della religione musulmana, il Corano. Dal momento della stesura del libro, Maometto predicò fino alla morte che l'unica strada per la salvezza risiede nella devozione completa a Dio e nella dedizione a seguire le Sue leggi.

La salvezza può essere raggiunta solo seguendo i cinque pilastri dell'Islam. Essi affermano che non esiste altro dio che Allah e che Maometto è il suo profeta; che il fedele deve pregare ogni giorno cinque volte, agli orari prestabiliti; che il fedele deve aiutare i bisognosi e digiunare dall'alba al tramonto durante il mese del Ramadan; infine, che almeno una volta nella vita il fedele deve compiere un pellegrinaggio verso la Mecca (l'hajj) durante il mese sacro di Dhu al-Hijjah.

Come spesso accade alla nascita di una nuova religione, Maometto e i suoi seguaci incontrarono forte resistenza da parte dei seguaci di altre fedi. Ciononostante, dopo la sua morte il suo messaggio si diffuse in tutto il Medio Oriente. Durante il Medioevo guadagnò molto seguito tra i mercanti della Via della Seta, inclusa la variante marittima che attraversa il sud-est asiatico, diffondendosi lungo le rotte commerciali. Da allora, l'Islam si è diviso in varie confessioni rivali. Lo scisma più forte si è verificato tra sunniti e sciiti, che si dividono sull'interpretazione dei testi sacri e sulla scelta di una guida per i fedeli (i seguaci nominati da Maometto o i suoi discendenti).