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Mohenjo-Daro
Abilità esclusiva

Città-stato acculturata

1 Emissario: +2 Cultura nella capitale.
3 Emissari: +2 Cultura da ogni Anfiteatro.
6 Emissari: +2 Cultura da ogni Museo d'Arte e Museo archeologico.

Bonus per la Sovranità di Mohenjo-Daro

Le tue città ricevono la quantità massima di Abitazioni dall'acqua, come se fossero tutte adiacenti a un fiume.

Contesto storico
Costruita intorno al 2500 a.C., Mohenjo-daro era uno degli insediamenti più grandi della civiltà di Harappa, al centro di una fiorente cultura che abbracciava l'area dell'India settentrionale e del Pakistan. Mentre gli egizi costruivano Piramidi per i faraoni e i minoici scavalcavano tori per sport, i 40.000 cittadini di Mohenjo-daro costruivano strutture mirabolanti di mattoni cotti e malta: bagni pubblici, un mercato centrale con un pozzo pubblico, spaziose residenze, un grande granaio (con condotti d'aria per essiccare i cereali), la "Sala delle Colonne" per le assemblee e la "Sala del Collegio" (78 stanze che si ritiene servissero da residenza per i sacerdoti).

Durante gli scavi di Mohenjo-daro, gli archeologi (e i saccheggiatori) hanno trovato oggetti artistici meravigliosi di tutti i tipi: sculture di figure sedute e in piedi, strumenti di rame, sigilli ufficiali, gioielli d'oro e diaspro, bilance, giocattoli per bambini, pesi per il commercio, mobili intagliati. Tra i pezzi più notevoli c'è la "ragazza che danza", un sigillo Pashupati e una collana a sette fili che risale a 4500 anni fa. La città dev'essere stato un posto molto confortevole in cui vivere.

L'area era anche insolitamente pacifica. La città non aveva neppure mura, sebbene ci fossero delle torri di guardia a est e alcune strutture difensive a sud. Per quanto sembri che nessuna minaccia umana abbia mai turbato tanta tranquillità, l'ostilità degli dèi lo fece eccome, sotto forma della furia naturale. Mohenjo-daro fu distrutta almeno sette volte, e altrettante volte ricostruita direttamente sulle rovine. A quanto pare, l'intera regione veniva allagata periodicamente dalle esondazioni del fiume Indo. Ma ogni volta la città risorgeva per diventare il luogo più sofisticato del mondo.

Ma tutte le cose devono arrivare alla loro fine. Intorno al 1900 a.C. la civiltà di Harappa declinò rapidamente, per ragioni ancora sconosciute (anche se gli storici hanno avanzato molte teorie). Mohenjo-daro fu abbandonata a poco a poco e andò perduta fino al 1920 d.C., quando uno storico indiano di passaggio, Rakhal Dâs Banerjî, trovò sul posto un vecchio raschiatoio di selce.
PortraitSquare
icon_civilization_mohenjo_daro

Tipo di città-stato

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Acculturata
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Tipo di città-stato

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Acculturata
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Città-stato acculturata

1 Emissario: +2 Cultura nella capitale.
3 Emissari: +2 Cultura da ogni Anfiteatro.
6 Emissari: +2 Cultura da ogni Museo d'Arte e Museo archeologico.

Bonus per la Sovranità di Mohenjo-Daro

Le tue città ricevono la quantità massima di Abitazioni dall'acqua, come se fossero tutte adiacenti a un fiume.

Contesto storico
Costruita intorno al 2500 a.C., Mohenjo-daro era uno degli insediamenti più grandi della civiltà di Harappa, al centro di una fiorente cultura che abbracciava l'area dell'India settentrionale e del Pakistan. Mentre gli egizi costruivano Piramidi per i faraoni e i minoici scavalcavano tori per sport, i 40.000 cittadini di Mohenjo-daro costruivano strutture mirabolanti di mattoni cotti e malta: bagni pubblici, un mercato centrale con un pozzo pubblico, spaziose residenze, un grande granaio (con condotti d'aria per essiccare i cereali), la "Sala delle Colonne" per le assemblee e la "Sala del Collegio" (78 stanze che si ritiene servissero da residenza per i sacerdoti).

Durante gli scavi di Mohenjo-daro, gli archeologi (e i saccheggiatori) hanno trovato oggetti artistici meravigliosi di tutti i tipi: sculture di figure sedute e in piedi, strumenti di rame, sigilli ufficiali, gioielli d'oro e diaspro, bilance, giocattoli per bambini, pesi per il commercio, mobili intagliati. Tra i pezzi più notevoli c'è la "ragazza che danza", un sigillo Pashupati e una collana a sette fili che risale a 4500 anni fa. La città dev'essere stato un posto molto confortevole in cui vivere.

L'area era anche insolitamente pacifica. La città non aveva neppure mura, sebbene ci fossero delle torri di guardia a est e alcune strutture difensive a sud. Per quanto sembri che nessuna minaccia umana abbia mai turbato tanta tranquillità, l'ostilità degli dèi lo fece eccome, sotto forma della furia naturale. Mohenjo-daro fu distrutta almeno sette volte, e altrettante volte ricostruita direttamente sulle rovine. A quanto pare, l'intera regione veniva allagata periodicamente dalle esondazioni del fiume Indo. Ma ogni volta la città risorgeva per diventare il luogo più sofisticato del mondo.

Ma tutte le cose devono arrivare alla loro fine. Intorno al 1900 a.C. la civiltà di Harappa declinò rapidamente, per ragioni ancora sconosciute (anche se gli storici hanno avanzato molte teorie). Mohenjo-daro fu abbandonata a poco a poco e andò perduta fino al 1920 d.C., quando uno storico indiano di passaggio, Rakhal Dâs Banerjî, trovò sul posto un vecchio raschiatoio di selce.
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