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Città-stato scientifica

1 Emissario: +2 Scienza nella tua capitale.
3 Emissari: +2 Scienza da ogni Biblioteca.
6 Emissari: +2 Scienza da ogni Università.

Bonus per la Sovranità di Bologna

I tuoi distretti che contengono almeno un edificio forniscono +1 punto Grande Personaggio del loro tipo ( Grande Scrittore, Grande Artista e Grande Musicista per i distretti Piazza del Teatro con un edificio).

Contesto storico
Questa città dell'Italia settentrionale è sede della più antica università del mondo ancora in funzione, la prima in assoluto secondo la definizione comune. Antica, ricca e piena di cultura, Bologna è stata una delle città italiane più importanti sin da prima dell'ascesa di Roma.

Fondata dagli etruschi intorno al 510 a.C., originariamente aveva il nome di Felsina. Nel corso del IV secolo a.C. fu conquistata dalla tribù gallica dei Boii, mentre i romani la occuparono nel 190 a.C., ribattezzandola Bononia. Da quel momento prosperò per secoli come città romana, fino al crollo dell'impero occidentale. Dopo essere passata in mano a goti, visigoti, longobardi e unni, fu finalmente annessa al Sacro Romano Impero.

Nel 1070 in Italia fu riscoperta una copia del codice di leggi di Giustiniano, che suscitò l'interesse di tutti gli studiosi. Gli esperti si riunirono per studiare questo e altri documenti: col tempo questi gruppi informali si consolidarono e acquisirono una sempre maggiore ufficialità. Ben presto gli studiosi scoprirono che gli conveniva riunirsi per proteggersi dalle ingerenze delle autorità secolari ed ecclesiastiche. La famosa università di Bologna fu fondata nel 1088: gli studenti di oggi resterebbero stupiti nel constatare il suo grado di autogestione. In effetti erano gli studenti stessi a ingaggiare, pagare e licenziare gli insegnanti, tanto che esisteva addirittura un comitato dallo squisito nome di "Accusatori di professori". Ben presto i professori, presumibilmente stanchi di tutte quelle accuse, si organizzarono a loro volta. L'unico diploma offerto era il dottorato, e il corso di studi comprendeva il diritto canonico e il diritto civile.

L'Università di Bologna ebbe un ruolo chiave nel consolidamento legale dell'autorità del Sacro Romano Impero sui suoi riottosi vassalli. Federico Barbarossa sfruttò l'opera degli studiosi di Bologna per rafforzare il proprio potere e assicurarsi un casus belli contro le città che si rifiutavano di riconoscerlo. Nel 1158 Barbarossa promulgò una costituzione imperiale che assicurava il finanziamento dell'Università di Bologna attraverso la sua tesoreria, facendone la prima università ufficialmente riconosciuta al mondo. Quest'atto sistemò una volta per tutte la questione di chi avesse autorità sull'istituzione universitaria stessa: in questo modo i professori furono liberi di insegnare, gli studenti di imparare, e tutti poterono tornare a lamentarsi brontolando gli uni contro gli altri nelle taverne invece di scontrarsi con procedure quasi giuridiche.

Per tutto il Medioevo e il Rinascimento Bologna restò un faro di sapere per le grandi menti dell'epoca: tra i suoi studenti si contano Petrarca, Tommaso Becket, Copernico, Dürer e molti altri luminari (Copernico vi insegnò pure). Il commercio fiorì e la ricchezza della città, insieme all'importanza dell'università, ne fecero un ghiotto obiettivo nel lungo conflitto che divise guelfi e ghibellini. Durante questo periodo furono costruite molte delle famose torri fortificate della città, destinate a proteggere le famiglie nobiliari dai tumulti della plebe. All'inizio del XVI secolo Bologna cadde sotto l'autorità secolare del Papa entrando a far parte dello Stato Pontificio.

Oggi Bologna è una delle città più ricche d'Italia: le sue chiese, i suoi palazzi e i suoi portici sono stati conservati e restaurati. L'Università, originale Alma Mater da cui discendono tutte le altre, continua a produrre luminari delle arti e delle scienze. Ancora oggi i visitatori arrivano da ogni parte del mondo per godersi la cultura, il cibo, la musica e lo stile di vita offerto dalla città.
PortraitSquare
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Tipo di città-stato

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Scientifica
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Contesto storico
Questa città dell'Italia settentrionale è sede della più antica università del mondo ancora in funzione, la prima in assoluto secondo la definizione comune. Antica, ricca e piena di cultura, Bologna è stata una delle città italiane più importanti sin da prima dell'ascesa di Roma.

Fondata dagli etruschi intorno al 510 a.C., originariamente aveva il nome di Felsina. Nel corso del IV secolo a.C. fu conquistata dalla tribù gallica dei Boii, mentre i romani la occuparono nel 190 a.C., ribattezzandola Bononia. Da quel momento prosperò per secoli come città romana, fino al crollo dell'impero occidentale. Dopo essere passata in mano a goti, visigoti, longobardi e unni, fu finalmente annessa al Sacro Romano Impero.

Nel 1070 in Italia fu riscoperta una copia del codice di leggi di Giustiniano, che suscitò l'interesse di tutti gli studiosi. Gli esperti si riunirono per studiare questo e altri documenti: col tempo questi gruppi informali si consolidarono e acquisirono una sempre maggiore ufficialità. Ben presto gli studiosi scoprirono che gli conveniva riunirsi per proteggersi dalle ingerenze delle autorità secolari ed ecclesiastiche. La famosa università di Bologna fu fondata nel 1088: gli studenti di oggi resterebbero stupiti nel constatare il suo grado di autogestione. In effetti erano gli studenti stessi a ingaggiare, pagare e licenziare gli insegnanti, tanto che esisteva addirittura un comitato dallo squisito nome di "Accusatori di professori". Ben presto i professori, presumibilmente stanchi di tutte quelle accuse, si organizzarono a loro volta. L'unico diploma offerto era il dottorato, e il corso di studi comprendeva il diritto canonico e il diritto civile.

L'Università di Bologna ebbe un ruolo chiave nel consolidamento legale dell'autorità del Sacro Romano Impero sui suoi riottosi vassalli. Federico Barbarossa sfruttò l'opera degli studiosi di Bologna per rafforzare il proprio potere e assicurarsi un casus belli contro le città che si rifiutavano di riconoscerlo. Nel 1158 Barbarossa promulgò una costituzione imperiale che assicurava il finanziamento dell'Università di Bologna attraverso la sua tesoreria, facendone la prima università ufficialmente riconosciuta al mondo. Quest'atto sistemò una volta per tutte la questione di chi avesse autorità sull'istituzione universitaria stessa: in questo modo i professori furono liberi di insegnare, gli studenti di imparare, e tutti poterono tornare a lamentarsi brontolando gli uni contro gli altri nelle taverne invece di scontrarsi con procedure quasi giuridiche.

Per tutto il Medioevo e il Rinascimento Bologna restò un faro di sapere per le grandi menti dell'epoca: tra i suoi studenti si contano Petrarca, Tommaso Becket, Copernico, Dürer e molti altri luminari (Copernico vi insegnò pure). Il commercio fiorì e la ricchezza della città, insieme all'importanza dell'università, ne fecero un ghiotto obiettivo nel lungo conflitto che divise guelfi e ghibellini. Durante questo periodo furono costruite molte delle famose torri fortificate della città, destinate a proteggere le famiglie nobiliari dai tumulti della plebe. All'inizio del XVI secolo Bologna cadde sotto l'autorità secolare del Papa entrando a far parte dello Stato Pontificio.

Oggi Bologna è una delle città più ricche d'Italia: le sue chiese, i suoi palazzi e i suoi portici sono stati conservati e restaurati. L'Università, originale Alma Mater da cui discendono tutte le altre, continua a produrre luminari delle arti e delle scienze. Ancora oggi i visitatori arrivano da ogni parte del mondo per godersi la cultura, il cibo, la musica e lo stile di vita offerto dalla città.
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