Concetti
Civiltà/leader
Città-stato
Distretti
Edifici
Meraviglie e Progetti
Unità
Promozioni Unità
Grandi Personaggi
Tecnologie
Progressi civici
Governi e politiche
Religioni
Terreni e caratteristiche
Risorse
Rotte e miglioramenti
Governatori
Momenti storici

Introduzione

Acculturate

Antananarivo

Ayutthaya

Caguana

Kumasi

Mohenjo-Daro

Nan Madol

Rapa Nui

Vilnius

Industriali

Mercantili

Militariste

Religiose

Scientifiche

Rapa Nui
Abilità esclusiva

Città-stato acculturata

1 Emissario: +2 Cultura nella capitale.
3 Emissari: +2 Cultura da ogni Anfiteatro.
6 Emissari: +2 Cultura da ogni Museo d'Arte e Museo archeologico.

Bonus per la Sovranità di Rapa Nui

Sblocca l'abilità dei Costruttori di realizzare i miglioramenti Moai.

Un Moai fornisce +1 Cultura. +1 Cultura per ogni 2 Moai adiacenti. +2 Cultura se si trova in una casella di suolo vulcanico o adiacente a essa. +1 Cultura se adiacente a una casella di costa o lago. Ulteriore Cultura e Turismo con il progressivo avanzamento nell'Albero delle tecnologie e in quello dei Progressi civici. Può essere costruito in una casella di pianura, pianura con colline, prateria, prateria con colline o suolo vulcanico. Non può essere adiacente a una casella di bosco o foresta pluviale.

Contesto storico
Questa piccolissima isola (163 kmq) al largo delle coste cilene rappresenta il confine più orientale della Polinesia. Rapa Nui è conosciuta soprattutto per le sue tipiche statue gigantesche, i moai. Questi non sono solo uno straordinario esempio di scultura: la loro costruzione e collocazione rivestono un ruolo fondamentale nella storia dell'isola.

Il primo insediamento di coloni a Rapa Nui risale al 900 d.C.: secondo la tradizione orale il fondatore, Hotu Matu'a, vi arrivò dalle Isole Marchesi alla testa di un gruppo di canoe. Esistono molte altre teorie pittoresche sull'identità dei primi colonizzatori, ma non sono confermate da prove archeologiche o storiografiche. L'insediamento umano, ma soprattutto l'importazione del topo polinesiano, causarono un considerevole danno ecologico all'isola. La costruzione dei moai richiedeva una grande fatica e un grande dispendio di materiali, cosa che ne fece la causa diretta o indiretta della deforestazione dell'isola. La popolazione si era imprigionata da sola su un piccolo scoglio nel bel mezzo dell'oceano.

L'archeologia e le fonti orali ci descrivono il periodo molto difficile che seguì, in cui le risorse di cibo erano insufficienti a sostentare tutta la popolazione. Rapa Nui fu squassata dalla violenza, come dimostrano i resti umani risalenti a quel periodo. La costruzione dei moai si arrestò e il nuovo culto dell'Uomo Uccello del dio Makemake si impose alla guida dell'isola oltre che, apparentemente, come prima religione. La prima testimonianza della presenza di europei risale alla domenica di Pasqua del 1722 (da qui il nome di Isola di Pasqua). I visitatori presero nota degli straordinari moai e del disastro ecologico: sull'isola non c'era più neppure un albero alto più di tre metri. Tra il 1722 e il 1860, probabilmente a causa di sconvolgimenti sociali, la maggior parte dei moai fu buttata giù dalle piattaforme.

Nel 1862 gli schiavisti attaccarono l'isola, uccidendo o catturando centinaia di uomini per trasportarli in Sudamerica. Qui la maggior parte degli isolani morì a causa dell'esposizione a malattie come il vaiolo e la tubercolosi. Solo pochi riuscirono a ritornare sull'isola, ma così facendo vi portarono il vaiolo, che decimò ulteriormente la popolazione. Nel 1864 i missionari cristiani raggiunsero per la prima volta Rapa Nui e procedettero ad annientare l'abbigliamento e le pratiche tradizionali, nonché molti oggetti culturali e religiosi. Gran parte del territorio dell'isola fu confiscato o comprato per una miseria e gli isolani furono costretti con la violenza ad accettare che l'isola fosse convertita a pascolo per ovini.

Nel 1877 la popolazione era ormai ridotta a poco più di un centinaio di individui. In poco più di dieci anni nove isolani su dieci erano morti o fuggiti. Il patrimonio culturale dell'isola, tra cui la storia dei moai e la loro costruzione, nonché la capacità di leggere un sistema unico di scrittura chiamato rongorongo, erano persi per sempre.

Oggi Rapa Nui è un protettorato del Cile e la maggior parte dell'isola è diventata parco nazionale. La popolazione attuale può far risalire le proprie origini a una mescolanza di coloni e polinesiani. La storia dell'Isola di Pasqua è un grave ammonimento sui pericoli di un'accidentale devastazione ecologica, mentre la sua esperienza coloniale esprime i peggiori comportamenti dell'epoca. I moai sono stati rimessi sulle loro Ahu, le piattaforme cerimoniali: ora sono patrimonio dell'UNESCO, ma restano testimoni silenziosi di ciò a cui hanno dovuto assistere nel corso dei secoli.
PortraitSquare
icon_civilization_rapa_nui

Tipo di città-stato

icon_citystate_culture
Acculturata
PortraitSquare
icon_civilization_rapa_nui

Tipo di città-stato

icon_citystate_culture
Acculturata
Abilità esclusiva

Città-stato acculturata

1 Emissario: +2 Cultura nella capitale.
3 Emissari: +2 Cultura da ogni Anfiteatro.
6 Emissari: +2 Cultura da ogni Museo d'Arte e Museo archeologico.

Bonus per la Sovranità di Rapa Nui

Sblocca l'abilità dei Costruttori di realizzare i miglioramenti Moai.

Un Moai fornisce +1 Cultura. +1 Cultura per ogni 2 Moai adiacenti. +2 Cultura se si trova in una casella di suolo vulcanico o adiacente a essa. +1 Cultura se adiacente a una casella di costa o lago. Ulteriore Cultura e Turismo con il progressivo avanzamento nell'Albero delle tecnologie e in quello dei Progressi civici. Può essere costruito in una casella di pianura, pianura con colline, prateria, prateria con colline o suolo vulcanico. Non può essere adiacente a una casella di bosco o foresta pluviale.

Contesto storico
Questa piccolissima isola (163 kmq) al largo delle coste cilene rappresenta il confine più orientale della Polinesia. Rapa Nui è conosciuta soprattutto per le sue tipiche statue gigantesche, i moai. Questi non sono solo uno straordinario esempio di scultura: la loro costruzione e collocazione rivestono un ruolo fondamentale nella storia dell'isola.

Il primo insediamento di coloni a Rapa Nui risale al 900 d.C.: secondo la tradizione orale il fondatore, Hotu Matu'a, vi arrivò dalle Isole Marchesi alla testa di un gruppo di canoe. Esistono molte altre teorie pittoresche sull'identità dei primi colonizzatori, ma non sono confermate da prove archeologiche o storiografiche. L'insediamento umano, ma soprattutto l'importazione del topo polinesiano, causarono un considerevole danno ecologico all'isola. La costruzione dei moai richiedeva una grande fatica e un grande dispendio di materiali, cosa che ne fece la causa diretta o indiretta della deforestazione dell'isola. La popolazione si era imprigionata da sola su un piccolo scoglio nel bel mezzo dell'oceano.

L'archeologia e le fonti orali ci descrivono il periodo molto difficile che seguì, in cui le risorse di cibo erano insufficienti a sostentare tutta la popolazione. Rapa Nui fu squassata dalla violenza, come dimostrano i resti umani risalenti a quel periodo. La costruzione dei moai si arrestò e il nuovo culto dell'Uomo Uccello del dio Makemake si impose alla guida dell'isola oltre che, apparentemente, come prima religione. La prima testimonianza della presenza di europei risale alla domenica di Pasqua del 1722 (da qui il nome di Isola di Pasqua). I visitatori presero nota degli straordinari moai e del disastro ecologico: sull'isola non c'era più neppure un albero alto più di tre metri. Tra il 1722 e il 1860, probabilmente a causa di sconvolgimenti sociali, la maggior parte dei moai fu buttata giù dalle piattaforme.

Nel 1862 gli schiavisti attaccarono l'isola, uccidendo o catturando centinaia di uomini per trasportarli in Sudamerica. Qui la maggior parte degli isolani morì a causa dell'esposizione a malattie come il vaiolo e la tubercolosi. Solo pochi riuscirono a ritornare sull'isola, ma così facendo vi portarono il vaiolo, che decimò ulteriormente la popolazione. Nel 1864 i missionari cristiani raggiunsero per la prima volta Rapa Nui e procedettero ad annientare l'abbigliamento e le pratiche tradizionali, nonché molti oggetti culturali e religiosi. Gran parte del territorio dell'isola fu confiscato o comprato per una miseria e gli isolani furono costretti con la violenza ad accettare che l'isola fosse convertita a pascolo per ovini.

Nel 1877 la popolazione era ormai ridotta a poco più di un centinaio di individui. In poco più di dieci anni nove isolani su dieci erano morti o fuggiti. Il patrimonio culturale dell'isola, tra cui la storia dei moai e la loro costruzione, nonché la capacità di leggere un sistema unico di scrittura chiamato rongorongo, erano persi per sempre.

Oggi Rapa Nui è un protettorato del Cile e la maggior parte dell'isola è diventata parco nazionale. La popolazione attuale può far risalire le proprie origini a una mescolanza di coloni e polinesiani. La storia dell'Isola di Pasqua è un grave ammonimento sui pericoli di un'accidentale devastazione ecologica, mentre la sua esperienza coloniale esprime i peggiori comportamenti dell'epoca. I moai sono stati rimessi sulle loro Ahu, le piattaforme cerimoniali: ora sono patrimonio dell'UNESCO, ma restano testimoni silenziosi di ciò a cui hanno dovuto assistere nel corso dei secoli.
Lingua
Scegli l'insieme di regole
Get it on App StoreGet it on Google Play
Diritto d'autoreInformativa sulla Privacy